Copio qui un commento al post Il bambino con il pigiama a righe postato dai miei alunni di quinta che ora sono in seconda media e che hanno continuato il lavoro di analisi su alcune tematiche suscitate dalla lettura del romanzo di John Boyne (in quinta) e dalla visone del film in questi giorni.
Ora non sono i miei alunni, sono i Nostri ,come li definisce la mia collega Lia che li sta accompagnando in questa tappa del percorso, e hanno la fortuna di approfondire le loro conoscenze e sviluppare il loro pensiero critico mantendo ben chiaro il legame con il lavoro svolto in precedenza. Questo loro bre ve intervento è un piccolo esempio, un esempio di CONTINUITA' di tematiche, CONTINUITA' di approccio e metodo di lavoro, CONTINUITA' affettiva ed emotiva, CONTINUITA' nella costruzione di conoscenze e spirito critico....
"Cara maestra Francesca, quando la professoressa ci ha detto che è stato tratto un film dal libro "Il bambino col pigiama a righe" di John Boyne, che tu ci avevi letto a scuola, abbiamo subito deciso di andare a vederlo, perchè il libro ci era sembrato bellissimo. Ti mandiamo la sintesi del nostro approfontimento, che abbiamo fatto ing gruppo, sperando che ti faccia piacere... :-)
Elena, Rick, Samu, Sarah e Silvia Degasperi (non era tua alunna, ma ha pertecipato anche lei)
ARGOMENTO: Una famiglia si trasferisce ad Auschwitz a causa del lavoro del padre. Il figlio, Bruno, è un bambino che da grande vuole fare l'esploratore, così si cimenta nel mestiere cercando di conoscere meglio il luogo. Ad un certo punto del suo percorso, una rete metallica gli impedisce di proseguire. Lo sbarramento lo separa da Smuh, un bambino della sua età, rinchiuso nel campo di concentramento. Tra i due nasce un'amicizia vera e Brumo fa di tutto per entrare nel campo, ma, alla fine moriranno insieme, mano nella mano.
TEMI E MESSAGGI: I temi trattati nel film sono molti e decisamente importanti.
Prima di tutto c'è l'olocausto, il razzismo verso gli ebrei, la perdità della libertà e lo sfruttamento. Poi l'amicizia tra i due bambini, la voglia di conoscersi, comunicare e stare insieme, ma anche, all'inizio del film, la solitudine di Brumo (gli mancano i suoi vecchi amici). Un altro tema importante quello della curiosità, della voglia di conoscere anche il luogo proibito (Bruno). Infine il tema della diversità: Bruno e Smuh sono diversissimi, soprattutto nel modo dipensare, e il tema della disperazione di fronte all'ingiustizia e alla morte (mamma di Bruno).
L'autore vuole darci dei messaggi importanti:
- Sul razzismo:
il diritto alla libertà e al rispetto della persona è universale, vale per tutti gli uomini; sfruttare, maltrattare e uccidere è un grave errore.
- Sull'amicizia:
è importante l'amicizia, tutti abbiamo bisogno di qualcuno con cui parlare e confidarci; la vita è migliore e più bella se abbiamo degli amici; essere amici significa non tradire mai, a costo del sacrificio.
- Sulla solitudine:
la solitudine rende tristi le persone.
- Sulla diversità:
la diversità non può essere considerata un difetto o una cosa negativa, al contrario la diversità è una ricchezza.
- Sulla curiosità:
è la molla della conoscenza, e scoprire cose nuove è molto bello, ma nel mondo ci sono anche le cose brutte e possiamo metterci nei guai.
COMMENTO: Secondo noi il libro emoziona di più, forse perchè la narrazione è approfondita e ricca di particolari. I personaggi sono delineati bene, i protagonisti rispecchiano quello che ci eravamo immaginati dalla lettura della maestra Francesca. Nel libri il finale è molto meno tragico, nel film ci è sembrato quasi brutale: immaginare la morte dei due bambini è davvero troppo triste! Tuttavia il film ci è piaciuto molto.
Ringraziamo ancora la nostra maestra per averci letto il libro, ci rimane questo bellissimo ricordo della scuola elementare, che ci ha spinti ad andare a vedere il film e poi ad approfondire ancora il tema con questo lavoro.
Ciao maestra, i tuoi alunni!! :-)
5 commenti:
Fra',
mi sono commossa a leggere la relazione di questi ragazzi... immagino quanto tu!
Sono bravissimi e commuove il fatto che ricordino, utilizzino così i tuoi insegnamenti. Questa è davvero *Continuità*!
Complimenti Fra', complimenti alla loro insegnante attuale, complimenti ai ragazzi!
g
PS: google reader in questo periodo mi segnala con grave ritardo (o non mi segnala affatto, per es questo post) le nuove pubblicazioni nei miei Feed...
Mi associo a Giovanna, questa è la vera continuità e aggiungo che le persone crescono nella relazione. I tuoi bambini che diventano nostri bambini... stupendo! Complimenti ai ragazzi, a te, a Lia e, naturalmente, buon lavoro, continuate così.
CONTINUITA' di tematiche, CONTINUITA' di approccio e metodo di lavoro, CONTINUITA' affettiva ed emotiva, CONTINUITA' nella costruzione di conoscenze e spirito critico....
"l'essenza della parola continuità"....
diverse sfumature per descriverla e metterla in pratica da persone assolutamente competenti in materia....
complimenti a te france, a lia, ai "vostri" ragazzi!
un abbraccio
cecil
Straordinari nella loro spontaneità i "vostri ragazzi". Decisamente in gamba! Hai lavorato bene France e adesso hai la fortuna e la consolazione di poterli seguire lungo il percorso della conoscenza grazie a Lia, che si dimostra un'insegnante sensibile e intelligente.
Il fil rouge chiamato continuità qui si evidenzia in tutta la sua valenza. Toccante il commento dei tuoi alunni, ora in seconda media.
Un abbraccio cumulativo a tutti voi.
annarita
Devi essere contenta dei tuoi ex alunni. Ti hanno ricordata per aver insegnato loro qualcosa di importante.
complimenti davvero ! sono stati bravissimi nel fare la recensione
elisa
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