sabato 11 giugno 2016

La buona scuola-"alla trentina"




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Il 7 giugno è iniziata In Consiglio Provinciale la discussione sul disegno di legge 126 proposto dal presidente della Giunta Ugo Rossi, che punta  ad armonizzare la normativa provinciale al provvedimento sulla "Buona scuola" varato a livello nazionale con la legge 107.

Qui la cronaca della relazione introduttiva del presidente Ugo Rossi, che ha affermato che La "Buona Scuola" trentina, quindi, non è un adeguamento alla riforma nazionale ma di un'occasione che si è voluta cogliere per introdurre qualche miglioramento nel sistema scolastico trentino. Un sistema già di alta qualità, ma che può essere ancora migliorato.
-investimenti per una scuola inclusiva per tutti
-miglioramento delle competenze linguistiche (piano trilingue)
-settimana scolastica su 5 gg per "rompere il cerchio, lezioni-studio a casa-prove "  (? affermazione poco comprensibile)
-autonomia scolastica, soprattutto nel reclutamento su cui Rossi afferma "Questo mette in crisi il tradizionale metodo di reclutamento e con l'aiuto di tutti si è lavorato perché la verifica delle  soft skiils avvenga non in un terreno libero e discrezionale, ma su un terreno individuato con criteri a monte e collegato a quelli del progetto d'istituto. In modo che il dirigente sarà chiamato in anticipo a individuare le caratteristiche delle persone, in modo che non ci siano aspetti di discrezionalità. Anche questo contribuirà a tenere alta l'asticella, al di là dei titoli acquisiti". (anche qui sarebbe bene capire quali e da chi siano state individuate le soft skills...e poi perchè solo le soft??)

-premiare il merito dei docenti (non si capisce tipologia di merito, criteri per l'assegnazione e da chi venga attribuito)

-assunzioni legate agli ambiti territoriali e solo per concorso

Voglio aggiornarvi degli accordi fino ad ora stabiliti  durante la discussione tra maggiornaza e minoranze

Laurea ISEF o in scienze motorie per i futuri “maestri di ginnastica”

Sì ad uno studio per capire gli effetti dei media digitali sugli alunni.
Via libera unanime (28 voti) all’odg 15 di Rodolfo Borga di Civica trentina, che impegna la Giunta a commissionare uno studio approfondito sugli esiti per l'apprendimento dell'utilizzo a fini didattici dei media digitali come le lavagne interattive oltre ai computer portatili. Sulla base dei risultati dello studio l’odg prevede l’attivazione di eventuali correttivi all’organizzazione didattica. E sollecita soprattutto attenzione all'utilizzo dei media digitali negli asili e nelle scuole elementari e medie.( e così a dispetto del PNSD della buona scuola 107, qui si chiede uno studio approfondito...ma lo sanno che a livello europeo questi studi sono stati già condotti? cfr OECD...)
-Aiuti dalla Provincia per i Bes nelle scuole paritarie. (!!!)
-la reintroduzione dell'educazione civica proposto da Filippo Degasperi M5stelle (educazione civica o educazione alla cittadinanza come recitano le competenze europee? )
-la riduzione delle ore opzionali alla primaria che dovrebbero passare da 4 a 2 mentre le 2 recuperate dovrebbero diventare opzionali (!)
-sì alle uniformi scolastiche (possibilità per gli istituti che lo ritengano necessario) (!!!!)
Nella ridda di emendamenti di carattere assolutamente quantitativo e decisamente meno pesante nella dimensione qualitativa spiccano ancora:
-la possibilità di poter portare il pranzo da casa in alternativa a quello della mensa (!)
-la non obbligatorietà di appendere il crocifisso nelle aule scolastiche (ancora!!!)
-il non coinvolgimento degli istituti scolastici nello svolgimento delle elezioni (stop alle vacanze per elezioni!!)
-no al potenziamento del personale nelle scuole materne ( ma sì lasciamo che i bambini vengano sballottati quando l'insegnante è assente...)

Bene, tra sedute e interruzioni, accordi e respingimenti oggi, 11 giugno sono stati votati 44 su 47 articoli e ci sia avvia alla conclusione e alle dichiarazioni di voto.

La strada alle conclusioni è stata aperta dall'accordo tra minoranza e maggioranza (astenuto Degasperi) sull'odg di Borga-Viola sull'omofobia:
Omofobia, saranno i genitori a scegliere se i figli dovranno frequentare le iniziative nelle scuole.
Punto centrale l’assicurazione data ai genitori di poter comunicare alle scuole la non partecipazione dello studente a iniziative sui temi dell’identità sessuale e di genere che dovranno essere coordinate dall’Iprase in coerenza con le linee guida della Giunta, previo parere della Commissione.Rodolfo Borga ha detto che il risultato raggiunto nel testo unificato è importante e contiene quello che è stato chiesto da sempre: il primato educativo della famiglia. Spetta alla famiglia decidere, la Pat sarà libera di fare tutte le propose ma informando precisamente le famiglie.

E qui mi fermo...tra qualche ora la legge 126 sarà approvata. 

Mi limito solo a sottolineare che 
-la discussione, pacata e serena, come viene evidenziato dai vari attori coinvolti, sia stata di livello piuttosto basso, 

-gli unici punti veramente innovativi: 

 --piano digitale, animatori digitali, nuovi insegnanti per nuovi bisogni  di identità  e di responsabilità in una società  caratterizzata da connessione totale, dalla dimensione "onlife"...che richiedono capacità inedite per sviluppare senso critico e creatività

 --formazione alla identità sessuale e di genere

siano stati sviliti e "azzerati", nella loro portata innovativa e generatrice, da atteggiamenti e pre-giudizi che collocano la scuola trentina in una dimensione arretrata e non adeguata rispetto alle sfide e alle necessità culturali di una società interconnessa sempre più complessa. 
Nonostante i mezzi economici, il crocefisso, il grembiulino, e nonostante il trilinguismo!