martedì 27 settembre 2011

L'ORDINE ALFABETICO


Cambiano gli alunni, cambiano gli stimoli, cambia la motivazione...necessariamente devono cambiare anche le proposte...
Ed è così che è nata la proposta-stimolo per ripetere l'ordine alfabetico...andiamo a controllarlo sulla tastiera del telefonino...
Interesse ed impegno al massimo livello, attenzione e motivazione nell'esecuzione della consegna...efficacia riscontrabile nei risultati.
A volte dovremmo ricordare che le metafore dei nostri nuovi alunni non sono più le nostre!

lunedì 26 settembre 2011

sorprese...

Ammirato ieri...durante l'escursione domenicale...

E viene alla mente il buon De Andrè
"Dai diamanti non nasce niente....dal letame nascono i fiori (funghi)"

giovedì 22 settembre 2011

Colori primari...e tracce...

Colori primari sui quali abbiamo lasciato
UNA TRACCIA

di noi...

        e poi ci siamo divertiti a commentarle....

Ecco le nostre copertine
tutte colorate e molto carine.
Abbiamo usato i colori primari
lasciando una traccia dei nostri cari.
il giallo per i girasoli 
 il rosso per il tramonto infuocato
il blu per il mare con le onde.
con il giallo,rosso,blu abbiamo scritto I LOVE YOU



Ma c'è anche chi riesce a penetrare nel profondo dell'attività, coglierene il senso, a fornirne una lettura interiore....davvero interessante...

"Cari compagni il significato del mio dipinto è come una persona che ha un carattere  con soltanto 3 colori primari e niente sfumature ad esempio sgarbato,maleducato,egoista... ma poi una persona o tante lo aiutano a cambiare a mettere delle sfumature nella sua vita ma non ricominciando da capo  andando ad aggiungere un pò più lì e un pò meno lì alle  sue tracce.
Spero che vi sia piaciuta la mia spiegazione"

mercoledì 21 settembre 2011

Colori primari...e non solo



Esprimersi con i colori primari...prove...sperimentazioni...solo i tre colori che si sfiorano, si intersecano, si abbracciano, si evitano...

Un po' come le relazioni in classe...
Vietato usare il pennello, ma via libera agli strumenti che ci circondano...

Si prova e pian piano il progetto prende forma...

domenica 18 settembre 2011

Per favore, leggimi una storia...

 
 
Signori bambini
"Signori bambini, se fossi in voi, la prima cosa che chiederei alla maestra entrando in classe al mattino sarebbe:
"Maestra, per favore, leggici una storia". 
Non c'è modo migliore per cominciare una giornata di lavoro.

E, al termine della giornata, quando viene sera, l'ultima piccola cosa che chiederei all'adulto che mi sta accanto sarebbe:
"Per favore, raccontami una storia". 
Non c'è modo migliore per scivolare fra le pieghe della notte.

Più avanti, quando sarete grandi, le leggerete ad altri bambini, quelle storie.
Da che mondo è mondo, e da che i bambini crescono, tutte queste storie scritte e lette hanno un nome molto bello: letteratura."
D.PENNAC

STAMPATELLO O CORSIVO?

All'inizio dell'anno, gli insegnanti che affrontano la prima, spesso si trovano di fronte al dilemma: "Stampatello o corsivo"?
Da anni ormai è ormai consuetudine iniziare con lo stampato maiuscolo e passare al corsivo verso fine anno scolastico. Questo per facilitare l'allenamento della motricità fine richiesta dal corsivo, come pure per situare in modo più concreto l'apprendimento dei segni della lingua.
Nonostante queste considerazioni, sono rimasta sorpresa dalla decisione presa da una regione della Germania, il land di Amburgo,
"Da questo anno scolastico stampatello obbligatorio alle elementari. C’era stata una sperimentazione in Baviera e Nord Renania e le autorità tedesche si sono chieste se fosse ancora logico continuare a torturare i bambini con la scrittura della penna anziché avviarli verso il futuro con quella delle tastiere. «Gli scolari non dovranno più imparare due grafie diverse, perchè tanta sorpresa», ha replicato alle obiezioni il portavoce delle autorità del Land, criticate dai grafologi che parlano di «decisione gravissima»."

Il dibattito non è mancato:
Il corsivo è anacronistico. Non ha più senso utilizzarlo a scuola. Il ministero dovrebbe riflettere sulla proposta di abolirlo». Italo Farnetani, membro della Società italiana di pediatria preventiva e sociale riunita in convegno a Milano (Sipps), non si pone dubbi. A suo parere lo stampatello dovrebbe diventare la scrittura ufficiale delle elementari lasciando al corsivo il ruolo di comprimario che gli alunni potrebbero scegliere come «seconda» materia facoltativa. Le parole del noto specialista, autore di testi storici della pediatria, acquistano peso ancora maggiore se si considera che il professore appartiene all’Accademia della Crusca."  
Tutto l'articolo qui

sabato 10 settembre 2011

BUON INIZIO A TUTTI!

Lunedì si riparte...per una rinnovata avventura da costruire insieme con i nostri alunni...

Buon inizio a tutti gli educatori, che si ricordino di essere sempre anche "discenti"...che l'educare è un processo di dare e avere...di trasmissione e di ricezione, di trasformazione e di cammino di tutti, alunni e insegnanti, verso l'ideale di uomo e di cittadino!

Non potevo trovare di meglio che le parole di un "grande vecchio" di Paul Freire...da qui...

Mentre vi invito a leggere questa rifessione, di Pina Montesarchio, 9/09/2011, pubblicata su education 2.0, che inizia così

Paulo Freire ci chiama a ripensare la voce “educazione”. “Não há docência sem discência” (Paulo Freire, “Pedagogia dell’autonomia. Saperi necessari per la pratica educativa”, EGA Edizioni Gruppo Abele, Torino 2004) scrive, delineando così i tratti di una relazione educativa che chiama l’educatore a essere non più solo colui che educa, ma colui che, mentre educa, è educato nel dialogo con l’educando, il quale a sua volta, mentre è educato, anche educa. Per Freire l’educazione è un momento del processo di umanizzazione e il sapere ha un ruolo emancipatore...

Questa è la dimensione storico-politica del pensiero pedagogico di Freire. Il processo educativo è un atto di negoziazione culturale, di creazione e di ri-creazione della cultura. Nello stesso tempo è un processo di coscientizzazione e di trasformazione della coscienza. Ciò suppone, oltre la capacità di vivere e di lavorare assieme ad altri, di stare con loro; di creare e organizzare insieme delle reti e di farne parte; di associarsi, di accettarsi nella differenza, una differenza riconosciuta e apprezzata, fare la verità insieme. Senza la conoscenza del territorio e delle sue problematiche – a livello naturale, sociale, culturale, politico e delle relazioni interpersonali e comunitarie – non è possibile progettare nessun tipo di azione educativa in prospettiva freireana.

Tenendo presente queste indicazioni: BUON INIZIO A TUTTI!