martedì 23 ottobre 2012

Avete sentito parlare di MOOCs....ecco cosa sono...



La settimana scorsa, organizzato dalla SIE-L, si è svolto un webinar molto interessante in cui la prof. Sancassani, Politecnico di Milano, ha fatto una disamina davvero interessante su un nuovo fenomeno che sta sconvolgendo, per la sua forza, anche quantitativa, il tradizionale eprcorso della formazione universitaria.
Ma che cosa sono questi MOOCs... l'acronimo significa Massive, Open, Online, Courses...
Fenomeno nuovo, come si diceva, iniziato con un corso aperto a tutti nel novembre dello scorso anno e che ora sta interessando quasi tutte le più importanti unviersità americane, che si sono consorziate, dando vita a delle nuove iniziative che gestiscono l'offerta ed eseguono la raccolta di fondi.

Corsi aperti a tutti, liberi nei tempi e liberi da tasse...devi pagare solo se vuoi ottenere una certificazione...basati sulla forza di internet, rete che collega migliaia di studenti,  sul prestigio delle Università proponenti e sulle capacità comunicative dei docenti.

Un fenomeno che sta esplodendo...un bello scossone per le Università italiane (anche) che stanno approcciandosi con molte resistenze all'uso della rete per supportare la  didattica...

Una bella prova delle potenzialità dell'e-learning come mezzo che aumenta equità e partecipazione, ma anche una palestra per mettere in atto, su larga scala, il ripensamento didattico necessario per offrire ambienti un cui la condivisione, lo sharing e la collaborazione siano effettivamente reali e non virtuali...

Se avete voglia guardatevi il video che spiega in modo efficace e comprensibile (nonostante l'inglese) quanto ho cercato di condividere...

A questo indirizzo trovate sia il video della registrazione, sia l'appello per l'innovazione didattica nelle Università, da sottofirmare!!!!

http://www.sie-l.it/index.php/17-sie-l/documenti-ufficiali/106-appello-per-innovazione-didattica-nelle-universita.html

venerdì 5 ottobre 2012

5 OTTOBRE: GIORNATA INTERNAZIONALEDELL'INSEGNANTE

Sono reduce da un convegno tenutosi presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Bressanone, in occasione della "Giornata Internazionale dell'Insegnante".
La giornata si è svolta attorno alle relazione di due nomi importanti nel panorama internazionale :
1. Michael Schratz univ Innsbruck
2. Susanna Mantovani, Milano

Interessanti le due presentazioni e gli spunti di riflessione:
lehren und lernen, 2 facce della stessa medaglia,
reti protettive lanciate dall'azione degli insegnanti,
insegnanti come persone particolarmente "vulnerabili"...
multiculturalità, tecnologie...insomma il bisogno di ripensare la relazione alunno-insegnante in un contesto che sta cambiando in maniera repentina...

Sopra a tutto la necessità di "ascolto" del bambino e lo spazio per la sperimentazione delle sue capacità, m anche delle sue paure e insicurezze...che possono trasformarsi in successo grazie alla mediazione "generativa" dell'insegnante!

Come ci racconta in modo esemplare questo video...




Con l'augurio di essere tutti insegnanti così attenti!

martedì 2 ottobre 2012

Tecnologie e abbandono scolastico, una relazione complessa...

Continuano ad essere troppi, per l’obiettivo di Lisbona 2020 - meno del 10% - e per un Paese che ha bisogno di crescere, i giovani che non raggiungono alcun traguardo nell’istruzione: né diploma né qualifica professionale, spesso nemmeno la licenza media. Sono figli di famiglie con basso livello di istruzione, di madri sole e povere, di genitori immigrati, ragazzi con disabilità nell’apprendimento: oltre il 18% dei nostri giovani. Per il Paese è una patologia».
 ...Anche la tecnologia serve, ma va pensata in funzione antidispersione...

...Ma l’informatica non basta, bisogna che i ragazzi non siano catturati solo momentaneamente: il percorso va completato in biblioteca, con cineforum e corsi di cucina che integrino le competenze nelle discipline e in cui sia riconosciuto anche il saper lavorare in team o risolvere problemi pratici...(Daniele Barca)

...Per le tecnologie o le esperienze che rendono più solida l’autostima servono risorse. Lo ha dimostrato lo stesso Rossi Doria illustrando i dati della Regione Puglia, dove in tre anni, dopo un investimento di 17 milioni, i quindicenni con scarse competenze in lettura sono passati dal drammatico 36,3% del 2006 al 17,6% nel 2009

Condivido due articoli pubblicati su "la Stampa"il 28.09.2012

1. L'hi-teach ferma la fuga dalle scuole

2.Due strade per combattere l'abbandono scolastico