martedì 28 settembre 2010

PASSEGGIARE nel TEMPO...




Voglio condividere il lavoro di questi giorni sul recupero delle conoscenze e delle abilità nel campo della storia.
Per riprendere il tutto ho ideato una sorta di memori con fotografie e immagini e didascalie, relative alla storia della terra e dell'uomo fino al Neolitico.
Infine ho distribuito le coppie immagine/didascalia formate ed ho invitato i bambini a collocarle su una linea che ho tracciato sul pavimento.
Hanno provato, negoziato, condiviso e il risultato è stato questo...

Infine li ho invitati a passeggiare per il tempo....quindi hanno praticato il lavoro di storici ordinando eventi su una scheda....

domenica 26 settembre 2010

Elogio della moglie...intelligente...grazie Obama!

Foto: qui
Lo aspettavamo...Obama ha saputo trovare le parole giuste per sottolineare l'importanza dell'intelligenza della donna nella coppia...sia essa coppia presidenziale o coppia comune...Eccole...

«Bill Clinton sa cosa vuol dire essere sposati con qualcuno che è più intelligente, più bello e più impressionante in generale...», ha scherzato Obama, «Da quando Michelle ed io abbiamo cominciato a frequentarci, 22 anni fa, prima o poi tutti quelli che conosco vengono da me e mi dicono: “sai Barack, tu sei formidabile, ti voglio bene, ma tua moglie è davvero qualcuno”», ha raccontato tra l’ilarità generale.

«E naturalmente sono d’accordo, hanno ragione. E sono felice che Michelle non sia stata candidata contro di me perché mi avrebbe stracciato». E ancora: «Ancora oggi non capisco come sia riuscito a convincerla a sposarmi, ma so che sono il ragazzo più fortunato del mondo perché ha accettato».

sabato 25 settembre 2010

MAESTRI...OGGI...

No, niente di allarmante, nessuna denuncia, nessuna "lamentazione"...Il titolo del post è forse fuorviante, ma voleva collegarsi alla tematica di un post precedente...dice Mario Lodi "Prima di tutto ci sono i bambini e le bambine, che devono essere nonostante tutto al centro del vostro lavoro e che, vedrete, non finiranno mai di sorprendervi."

E oggi ne ho avuto la conferma. Negli ultimi giorni non sono potuta andare a scuola causa un virulento malanno ed ecco oggi cosa mi è stato recapitato tramite complesse vie...
Come non commuoversi alla vista della tenera gattina rosa? E poi rendersi conto che la busta contiene qualcosa, di irregolare....aprirla con trepidazione mista ad eccitazione, ispezionare l'interno con morbosità ed infine con impazienza capovolgere la busta per farne uscire il prezioso contenuto...

Eh no....rimanete pure voi sulle spine....fino a domani...

venerdì 24 settembre 2010

INCIAMPARE nel problema...ovvero FARE RICERCA nella scuola primaria

La mia amica Paola ha ben pensato di indagare una problematica cui spesso non diamo la dovuta attenzione: come "fare ricerca nella scuola primaria" ; ha ideato un questionario per sondare le modalità e le criticità della pratica ed ha avviato una discussione sul network La scuola che funziona.
Inutile dire che la cosa mi ha preso, mi sono iscritta ed ho cercato di dare il mio contributo.
Ora però voglio condividere anche qui qualche riflessione...
Che significa "Fare ricerca a scuola" "come la affrontiamo dal punto di vista metodologico" "ci lamentiamo dei prodotti taglia-incolla".....
Inanzitutto ci viene d'aiuto l'efficace espressione di Popper che illustra così il problema della ricerca:
"Tutta la mia concezione del metodo scientifico può essere sintetizzata dicendo che consiste nei tre passi seguenti:
1) inciampiamo in qualche problema
2)tentiamo di risolverlo
3)impariamo dagli errori."

Ed ecco allora che una volta "inciampati nel problema" (che significa far emergere questioni vere, conflitti cognitivi, e qui è evidente il ruolo dell'insegnante che li deve far emergere) si pone il problema del come organizzare l'attività di ricerca.
Ho trovato interessante il modello Big6 proposto da Eisenberg e Berkowitz, organizzato appunto in 6 tappe:
definizione del compito, strategie per la ricerca delle informazioni, localizzazione e accesso alle fonti, uso delle informazioni, sintesi e comunicazione, valutazione.

Percorso lungo, articolato, ma doveroso nell'ottica dell'uso della strategia della ricerca in una logica di problem solving.
Strategia della ricerca che era già stata indicata da F. De Bartolomeis, quando, alla fine degli anni Sessanta precisava " La ricerca si impara con la pratica guidata e il docente aiuta gli allievi a individuare e selezionare problemi, a comprenderne i significati, a dimensionalizzarli...La guida deve essere più puntuale e continua di quanto comunente si creda".

Inutile dire che vi invito a compilare il questionario e a dire la vostra....

lunedì 20 settembre 2010

MAESTRI IERI....E OGGI

Foto france: lastra tombale (1327) lezione...chiesa di San Fermo-Verona (cliccate per ingrandirla!)

Un saluto per il nuovo anno scolastico

Care maestre e cari maestri,
mi è capitato spesso, in questo periodo, di ricevere lettere o telefonate da qualcuno di voi. La domanda che mi viene rivolta con maggiore insistenza è: “Come facciamo a insegnare, in tempi come questi?”.

I sottintesi alla domanda sono molti: il ritorno del “maestro unico”; classi sempre più affollate; bambini e bambine che provengono da altre culture e lingue e non sanno l’italiano, etc.

Anch’io, come voi, soprattutto nei primi anni della mia attività di maestro, mi ponevo interrogativi analoghi.
Ho cominciato ad insegnare subito dopo la guerra. Le classi erano molto numerose. Capitava anche di avere bambini e bambine di età diverse.

Forse qualcuno di voi ha la brutta sensazione di lavorare come dopo un conflitto: in mezzo a macerie morali e culturali, a volte causate dal potente di turno – ce n’erano anche quando insegnavo io – che pensa di sistemare tutto con qualche provvedimento d’imperio.

I vecchi contadini delle mie parti dicevano sempre che i potenti sono come la pioggia: se puoi, da essa, cerchi riparo; se no, te la prendi e cerchi di non ammalarti e, magari, di fare in modo che si trasformi in refrigerio e nutrimento per i tuoi fiori.

Il mio augurio per il nuovo anno scolastico è questo: non sentitevi mai da sole e da soli!

Prima di tutto ci sono i bambini e le bambine, che devono essere nonostante tutto al centro del vostro lavoro e che, vedrete, non finiranno mai di sorprendervi.

Poi ci sono altre e altri che, come voi, si stanno chiedendo in giro per l’Italia quale sia ancora il senso di questo bellissimo mestiere. Capitò così anche a me, anche a noi. Cercammo colleghe e colleghi che si ponessero le nostre stesse domande e fu così che incontrammo Giuseppe Tamagnini, Giovanna Legatti, Bruno Ciari e altre e altri con i quali costruimmo il Movimento di Cooperazione Educativa.

Poi ci sono anche i genitori e le zie e i nonni dei vostri alunni e delle vostre alunne, che possono darvi una mano, se saprete, anche insieme a loro, rendere la scuola un luogo accogliente e bello, in cui ciascuno abbia il piacere e la felicità di entrare e restare assieme ad altri.

Non dimenticate che davanti al maestro e alla maestra passa sempre il futuro. Non solo quello della scuola, ma quello di un intero Paese: che ha alla sua base un testo fondamentale e ricchissimo, la Costituzione, che può essere il vostro primo strumento di lavoro.

Siate orgogliosi dell’importanza del vostro mestiere e pretendete che esso venga riconosciuto per quel moltissimo che vale.

Un abbraccio grande.

Mario Lodi


Grazie al grande Mario Lodi per aver saputo definire ancora una volta il senso e la responsabilità, ma anche la bellezza e l'importanza del nostro lavoro!

domenica 19 settembre 2010

AGRI-NIDO...ovvero avvicinare i bambini alla natura


Tempo di vendemmia....raccogliere l'uva, trasportala, schiacciarla...dar da mangiare alle caprette, accarezzarle, spargere il mais per le oche....
Non sto straparlando, sto raccontandovi qualcuna della attività che i bambini di un asilo nido della zona propone ai bambini da 1 a 3 anni...
E di questo Agri-nido si è interessato anche il TG1 nella puntata del 15 settembre.
Eccovi il link per vederlo

giovedì 16 settembre 2010

COLTIVARE LE PAROLE...



"Coltiviamo le parole" è il titolo che abbiamo deciso di dare al nostro quaderno di Riflessione Linguistica e questa è l'interpretazione che ne ha fatto Sara per la copertina.
Questa invece la pagina d'ingresso del quaderno:

FILASTROCCA DELLE PAROLE

Filastrocche delle parole:
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena,
con dentro “la luna” e “la balena”.
C’è qualche parola un poco bisbetica:
“peronospera”, “aritmetica”…
Ma le più belle le ho nel cuore,
le sento battere: “mamma”, “amore”.
Ci sono parole per gli amici:
“Buon giorno, buon anno, siate felici”,
parole belle e parole buone
per ogni sorta di persone.
La più cattiva di tutta la terra
è una parola che odio: “la guerra”.
Per cancellarla senza pietà
gomma abbastanza si troverà.

Gianni Rodari

lunedì 13 settembre 2010

TRA NUOVE E VECCHIE PRATICHE



Oggi scuole riaperte in tutta Italia, tra nuovi e vecchi problemi, tra nuovi e vecchi entusiasmi e
tra nuove e vecchie pratiche
Nuove e vecchie pratiche è il titolo di un interessantissimo post aggiunto dalla collega Antonietta Lombardi, sul blog della Stampa dedicato al progetto "Un pc per ogni studente".
Vi si parla di buone pratiche prodotte con una interazione di tecnologie per configurare una didattica attenta, inclusiva, coinvolgente....
E' un vero augurio!

mercoledì 8 settembre 2010

SI RIPARTE...come monaci e guerrieri...

Ci siamo.
Domani si riparte.
Tra lamentele, denunce, sottolineature sacrosante.
Ma anche tra sollecitazioni e incitazioni che ci sostengono, ci danno la forza di continuare, di lottare e di batterci per praticare al meglio il nostro lavoro.
Io voglio proporvi un accorato appello di Davide Rondoni, apparso sulla Domenica 24 del 5 settembre. Rivolto agli insegnanti sull'uso della letteratura fatto nella nostra scuola.

"Più che una lettera questa è una supplica.....Vi dico: siete dei monaci e dei guerrieri. Mal pagati. Messi a lavorare talvolta in condizioni spaventose. tra editore, e spesso, dirigenti che non capiscono niente di tutto questo. In ambiti dove tutto sembra concorrere a mortificare la vita e dunque anche la lingua. Tra burocrazia, pruriti che sembrano pestilenze e sciabordio morto dell'abitudine....Ma il monaco e il guerriero abitano la difficoltà. Non fanno solo un mestiere. Ne fanno centomila per l'esito della buona battaglia.... Non è questione di soldi...Il fatto è che siete lì, in questa specie di trincea...E' nelle vostre mani -nelle vostre più che in altre- la responsanilità di non far morire il dolce suono della nostra lingua italiana. Viviamo in un epoca di parole spente...lettura in cui non c'è vita...dove non si chiede niente a chi legge...
Lasciate perdere i programmi, le scadenze, i disegni analitico-storici. Fateli per quel minimo indispensabile...Alzatevi in piedi piuttosto, leggete...Fate come avete visto fare...
Fate così, come i monaci e i guerrieri."

E' una lettera aperta ai Professori di Lettere, ma credo si possa estendere a tutti gli insegnanti, in ogni ordine di scuola...
Auguriamoci allora di saper usare parole vive, che sappiano comprendere, accarezzare, emozionare, stimolare, motivare, appassionare.....far vivere...

lunedì 6 settembre 2010

MADRE...ALBERO DELLA VITA


La parola più bella sulle labbra del genere umano è "madre",
e la più bella invocazione è "Madre mia".

E' la fonte dell'amore, della misericordia,
della comprensione, del perdono.
Ogni cosa in natura parla della madre.

La stella Sole è madre della terra

e le dà il suo nutrimento di calore;
non lascia mai l'universo nella sera

finchè non abbia coricato la terra

al suono del mare
e al canto melodioso
di uccelli e acque correnti.
E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.
Li produce, li alleva e li svezza.
Alberi e fiori diventano madri tenere
dei loro grandi frutti e semi.

La parola "madre" è nascosta nel cuore
e sale alle labbra
nei momenti di dolore e felicità,
come il profumo sale dal cuore della rosa
e si mescola
all'aria chiara e all'aria nuvolosa.
"Madre" di Kahlil Gibran

mercoledì 1 settembre 2010

Dislessia e Tecnologia

Ci ri-siamo, si ri-parte...e il nostro primo pensiero corre ai problemi da affrontare, alle strategie da mettere in atto in caso di bisogni didattici speciali...e, come al solito, la Rete ci offre il suo aiuto.
Una guida on line agli ausili informatici da poter utilizzare in caso di Disturbi Specifici di Apprendimento, approntata dalla cooperativa Anastasis operante a Bologna dal 1985, costituita da Giovanni Zanichelli, già fondatore di A.S.P.H.I. e da un gruppo di tecnici informatici già inseriti in attività sociali realizzate con l'utilizzo delle nuove tecnologie.