martedì 2 ottobre 2012

Tecnologie e abbandono scolastico, una relazione complessa...

Continuano ad essere troppi, per l’obiettivo di Lisbona 2020 - meno del 10% - e per un Paese che ha bisogno di crescere, i giovani che non raggiungono alcun traguardo nell’istruzione: né diploma né qualifica professionale, spesso nemmeno la licenza media. Sono figli di famiglie con basso livello di istruzione, di madri sole e povere, di genitori immigrati, ragazzi con disabilità nell’apprendimento: oltre il 18% dei nostri giovani. Per il Paese è una patologia».
 ...Anche la tecnologia serve, ma va pensata in funzione antidispersione...

...Ma l’informatica non basta, bisogna che i ragazzi non siano catturati solo momentaneamente: il percorso va completato in biblioteca, con cineforum e corsi di cucina che integrino le competenze nelle discipline e in cui sia riconosciuto anche il saper lavorare in team o risolvere problemi pratici...(Daniele Barca)

...Per le tecnologie o le esperienze che rendono più solida l’autostima servono risorse. Lo ha dimostrato lo stesso Rossi Doria illustrando i dati della Regione Puglia, dove in tre anni, dopo un investimento di 17 milioni, i quindicenni con scarse competenze in lettura sono passati dal drammatico 36,3% del 2006 al 17,6% nel 2009

Condivido due articoli pubblicati su "la Stampa"il 28.09.2012

1. L'hi-teach ferma la fuga dalle scuole

2.Due strade per combattere l'abbandono scolastico

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