martedì 9 giugno 2009

CI SIAMO....

8 commenti:

Annarita ha detto...

Saluta i tuoi alunni e augura loro buone vacanze da parte mia:)

Buone vacanze anche ai tuoi lettori e a te, carissima, dopo lo scrutinio e le incombenze finali;)

baci baci baci:)

Anonimo ha detto...

Cara maestra Francesca ti ringraziamo per aver visitato il nostro blog e auguriamo buone vacanze a te e ai tuoi alunni!
Noi siamo impegnati ancora fino a sabato con la recita quindi puoi ancora visitare ancora il nostro blog
Tanti saluti dai bambini di maestra elisa

elisa ha detto...

Buone vacanze Franci! Noi abbiamo ancora un bel po' di impegni come ha scritto la mia Gloria a nome dei compagni , perciò ti aspettiamo ancora sul nostro blog per leggere le nostre ultime fatiche..
un bacione
elisa

Lia ha detto...

Grazie Francesca! Buone vacanze anche a te, ma ci vediamo comunque...
Riemergo ora dagli scrutini, devo dire che quest'anno è stata un'esperienza veramente shockante.
Mi dispiace andare via dalla scuola nella consapevolezza di tanta incomprensione tra colleghi e di tanta incapacità della nostra istituzione di recuperare le situazioni difficili.
Ancora una volta constato: siamo molto bravi a identificare e descrivere le carenze degli alunni, con il solito corollario di valutazioni negative e bocciature, ma quanto poi a inventare qualcosa per recuperare, o mettere in discussione pratiche che danno buoni frutti solo con gli studenti "bravi", su questo fronte parlano i fatti. Siamo totalmente inadeguati.
Scusate lo sfogo, ma quanto accaduto mi sta veramente rovinando la gioia degli ultimi giorni!
Comunque: buone vacanze a tutti (per molti nostri alunni, proprio quelli che portano già il peso di una vita difficile, non saranno vacanze belle e spensierate...)

france ha detto...

Quanta amarezza Lia e quanta verità nelle tue parole, mi piacerebbe tanto che le colleghe e i colleghi che leggono questo blog esprimessero il loro punto di vista.
Il moneto della valutazione è uno dei più difficili del nostro lavoro, anche perchè le valutazioni dei prodotti e dei processi, per quanto siano buone le nostre intenzioni, si riproducono in valutazioni sulle persone....alla fine sono solo i ragazzi a pagarne lo scotto, la scuola continua nella sua distanza incolmabile dalla vita reale dei questi alunni svantaggiati....
ieri sera riguardavo il sito del Comitato di Valutazione della Finlandia...pensare che lì le valutazioni scritte partono dalla quarta primaria per non creare pregiudizi nell'autostima degli stessi alunni, non esiste la bocciatura, ma per quelli che arrancano per qualsiasi motivo, un anno in più per concludere il ciclo di istruzione obbligatoria..

E pensare che sono gli studenti con i migliori risultati in europa!!
Questo per sottolieare quanto spesso (per me sempre) sia inutile la bocciatura.
A presto cara...
france

Annarita ha detto...

Care Lia e France, la penso esattamente come voi. Sono appena uscita dall'ultimo scrutinio e sono di un umore sotto zero. Scusatemi, ma non ho nemmeno la forza di commentare. Sono anni che affermo che la bocciatura è inutile quanto dannosa.

Non motiva l'alunno a studiare di più anzi fa aumentare ancora di più il divario tra i suoi reali bisogni e la capacità della scuola di rispondere ad essi.

E' il sistema complessivo che è da rivedere. Parli della Finlandia, France, il migliore sistema scolastico al mondo da cui noi siamo distanti anni luce e non solo per quel che riguarda la valutazione, ma per tutto il resto. Mi riferisco alle occcasioni di apprendimento fornite ai ragazzi e al senso di responsabilità che si instaura in essi.

Qui da noi, i ragazzi studiano per l'interrogazione, mentre in Finlandia lo fanno per migliorare se stessi...ma lì è il sistema che favorisce la crescita del senso di responsabilità da parte dei ragazzi...

Non rileggo perché sono a pezzi, scusate quindi l'eventuale disorganicità nello scrivere.

Un abbraccio.
annarita

france ha detto...

Ancora in sintonia, Annarita, ma come poteva esseere altrimenti'
Sento in voi, insegnanti della secondaria, un senso maggiore di frustrazione di fronte a colleghi granitici che non si smuovono dai parametri di una volta, che non si adeguano a esigenze nuove, che non tengono conto delle reali esigenze degli alunni svantaggiati....
E così la bocciatura diventa uno strumento per punire, per responsabizzarli di fronte alle loro mancanze....e poi sono gli stessi colleghi che si scandalizzano e imprecano contro le valutazioni esterne degli apprendimenti, perchè le ritengono una valutazione del loro operato...
Alla primaria lo scrutinio, pur difficoltoso è più soft, il numero di bocciature è davvero irrilevante, quindi mi ritengo davvero fortunata, perdo già peso per riassumere in un giudizio il lavoro e il percorso dei bambini...ma perchè mai un percorso deve essere ottimo e quello, altrettanto o forse più costoso in termini di energie e volontà, buono? Come spiegarlo ai bambini?
Vi lascio, domani ho la distribuzione delle schede e non ho ancora scritto i famigerati giudizi sintetici...potessi scrivere a tutti ottimo!!!!
france
p.s.: ma poi che diranno i colleghi della secondaria? naturalmente che regaliamo le valutazioni....

Lia ha detto...

Annarita, Francesca, sono nuovamente qui, dopo avere preso atto dai tabelloni della valutazione finale che nella nostra scuola media di Mezzocorona è stata fatta una strage.

Classi con quattro bocciati, con tre, con due....solo in pochi casi tutti gli alunni sono stati ammessi alla classe successiva.
Nella mia, ora dopo la pubblicazione degli atti si può dire, i non ammessi sono proprio i due che abbiamo ricevuto già ripetenti in prima. In un ciclo triennale dell'obbligo si fermano gli studenti due volte, e nessuno ci garantisce che non diventeranno tre, visto che sono solo in seconda.

Eppure avevamo letto tutti il Regolamneto dell'autonomia scolastica, sapevamo che la scuola dell'autonomia non è una scuola selettiva, ma una scuola che "garantisce il successo formativo" ( cioè lo promuove, lo favorisce, lo rende possibile) a tutti.

Sapevamo che favorire i processi apprenditivi vuol dire che i docenti NON SONO INDIFFERENTI ai risultati, essi non si accontentano di programmare e realizzare le attività educative e didattiche, non lasciano ai soli studenti la responsabilità degli apprendimenti, e quindi di eventuali insuccessi.

Sapevamo che il successo dei processi apprenditivi e formativi può avvenire solo a condizione che l'attività educativa si svolga secondo i principi proposti dalla ricerca metodologica/didattica (problem solving, cooperative learning, adeguamento dei percorsi didattici agli stili apprenditivi...), che rendono possibili l'acquisizione delle conoscenze, delle capacità e dei comportamenti.

Sapevamo che la prima domanda da porsi di fronte all'insuccesso è "in che cosa la scuola è stata inadeguata?, come procedere per recuperare?"

Sapevamo tutto, ma abbiamo bocciato i ragazzi.
Quindi siamo nel torto.

Mi consola, ma solo un po', sapere che nella primaria si adottano criteri migliori.