sabato 6 giugno 2009

CHI HA PAURA DELLE LIM?....continua...

Continuo qui il post precedente sulle LIM con questa presentazione molto completa e davvero efficace fatta da Gianni Marconato.
Il focus si sposta dagli strumenti all'APPRENDIMENTO.
Le tecnologie possono servire per creare contesti motivanti, in cui imparare a costruire conoscenze in modo attivo e collaborativo.

3 commenti:

Lia ha detto...

E va bene, comincio io, anche se sono quella con minor esperienza (due piccoli corsi d'aggiornamento e nessun reale utilizzo, visto che nella nostra scuola le due LIM sono arrivate da poco e sono state collocate in aule speciali, spesso occupate)...

Tuttavia, per quello che ho potuto capire nei corsi, l'importanza che possono assumere nella didattica è formidabile.
Prima di tutto si risolve magnificamente il problema della scarsa incisività della lezione frontale: qui la lim si pone come validissimo mediatore didattico (partecipazione attiva, ricerca, immagini, suoni...), insomma un modo magnifico per coinvolgere i più diversi stili d'apprendimento.
Ma vedo anche una maggiore possibilità di coinvolgere gli studenti nella ideazione- programmazione delle unità d'apprendimento, cosa che ho sempre considerato molto importante.
Infine, per ora, e in attesa dei vostri interventi, trovo semplicemente fantastica la possibilità di costruire con la lim archivi di tutti i tipi, a partire da quelli sulle unità d'apprendimento, sui percorsi individualizzati, sulla continuità curricolare con la primaria, sulle attività della classe.... tutto materiale scelto a disposizione della comunità.

france ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
france ha detto...

Lia, stai descrivendo una situazione di condivisione delle esperienze davvero auspicabile....questo è possibile con Lim o senza Lim, la rete rende tutto ciò fattibile....tuttavia tu sai bene quante resistenze e quando indifferenza vi sia verso questa opportunità...
Quello che cambia nei nuovi scenari che si aprono è la dimensione dell'apprendimento, da quella frontale, unidirezionale a quella distribuita, costruttiva, collaborativa...in cui il ruolo del docente deve trasformarsi...ed è questo che spaventa...si preferisce rifugiarsi nelle certezze lascianod che il solco tra la scuola e il mondo fuori diventi una voragine...invalicabile...
I nostri alunni hanno bisogno di strumenti attuali, in cui la conoscenza non sia fissa, immobile, data una volta per tutte, dobbiamo insegnare loro a ricercare, discutere, problematizzare, scegliere, costruire, socializzare, comunicare...UNA BELLA SFIDA e le tecnologie devono essere utilizzate come strumenti per arrivare a questi obiettivi, la lim in classe, il web 2.0 (blog, piattaforme, social network, wikipedia...) e quanto altro ci proietti nella rete rendono il laboratorio di informatica, assolutamente superato, non sia va a fare informatica, ma si apprende anche con i nuovi strumenti...
Un abbraccio
france