giovedì 11 giugno 2009

E VIENE IL TEMPO....DI GIOCARE


Fammi giocare solo per gioco
Senza nient'altro, solo per poco
Senza capire, senza imparare
Senza bisogno di socializzare
Solo un bambino con altri bambini
Senza gli adulti sempre vicini
Senza progetto, senza giudizio
Con una fine ma senza l'inizio
Con una coda ma senza la testa
Solo per finta, solo per festa
Solo per fiamma che brucia per fuoco
Fammi giocare per gioco


BRUNO TOGNOLINI

7 commenti:

Lia ha detto...

Sì davvero, questo è l'augurio migliore per le vacanze che si possa fare ai ragazzi...

Aggiungerei. abbasso i libri-compiti-vacanze. Mai sopportati.

Anonimo ha detto...

questo è un augurio anche per noi insegnanti...trovare il tempo e la gioia di tornare un po' bambini e fare il pieno della loro carica di entusiasmo per ripartire con una marcia in più!!!
buone vacanze a tutti e non dimentichiamoci di "giocare"
ciao erica

Paola Limone ha detto...

Vabbè, giacchè è così carina te la rubo...Ma è oer i miei alunni che ogni tanto visitano il mio blog, mi perdoni ? Ciao!!

Annarita ha detto...

Molto carina, france. Un bell'augurio per i bambini:)

Un abbraccio
annarita

france ha detto...

Carissime Lia, Erica, Paola, Annarita...trovo che questa poesia sia un manifesto, infatti Bruno Tognolini l'ha dedicata al DIRITTO AL GIOCO, della Convenzione.
Sottolinea con semplici parole il diritto al gioco-ozio che tutti i bambini dovrebbero avere, giocare per giocare, senza altre finalità: dovremmo ricordarcene...i bambini di oggi anche d'estate sono costretti a corsi, settimane formative, scuole estive di calcio, di danza.....e spesso non hanno tempo per l'ozio, per il non fare, per il loro tempo....
france (che in questo momento sta oziando)

Annarita ha detto...

Carissima France, hai toccato un tasto importantissimo: il recupero del proprio tempo, l'ozio riflessivo e creativo. Tutti ne abbiamo bisogno e in particolar modo i bambini.

L'zio, inteso latinamente, non deve far pensare a una situazione di passività. Per gli antichi romani il termine otium non significava "dolce far niente", bensì un tempo libero dagli impegni, nel quale era possibile aprirsi alla dimensione creativa.

Il concetto di ozio creativo è stato elaborato dal sociologo Domenico De Masi: http://www.mediamente.rai.it/home/bibliote/biografi/d/demasi.htm

Dell'ozio scrissero Seneca (De otio), Epitteto (nel Manuale), Bertrand Russell (Elogio dell'ozio), e altri grandi...a significare che il tempo dell'ozio è indispensabile per l'equilibrio della psiche.

Un abbraccio grande.
annarita

Betty ha detto...

Ciao France, grazie mille del messaggio!!!
Anche io auguro a te e ai tuoi splendidi alunni un'estate riposante e divertente!!
Un forte abbraccio
PS La poesia è molto bella!