
Davvero un bell'augurio....e un bell'impegno...coltivare il creato...
Oggi è un giorno speciale, mi faccio un augurio...
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare,
non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
Elli Michler
“Per crescer e una persona ha innanzitutto
bisogno di poter acceder e a cose, luoghi,
a processi, a eventi e a documenti.
Ha bisogno di vedere, di toccare,
di armeggiare, di coglier e tutto ciò che
un ambiente significativo contiene”
Ogni classe
è una bimboteca.
Se vuoi ridere
leggi un bimbo allegro.
Se vuoi piangere
leggi un bimbo triste.
Se vuoi sapere
leggi un bimbo saggio.
Se vuoi indagare
leggi un bimbo segreto.
Se vuoi sognare
leggi un bimbo poeta.
Se vuoi cantare
leggi un bimbo di musica.
E se invece
ti vuoi annoiare
non leggere i bimbi.
Lasciali chiusi e muti
seduti
in bimboteca.
Roberto Piumini
L'OCSE BOCCIA LA SCUOLA ITALIANA
Tanta scuola non significa buona scuola. I giovani italiani passano più tempo dei coetani stranieri nelle aule scolastiche (unica eccezione i cileni) ma i risultati non si vedono. E’ quanto emerge dal rapporto "Education at a Glance" dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo) presentato martedì, che calcola il rendimento degli investimenti in educazione, confrontando i costi dell'istruzione e l'assenza di un guadagno durante il corso di studi, con le prospettive salariali.
L’Ocse sottolinea che la preparazione e l’adeguata formazione sono e saranno la leva principale per uscire dalla crisi; dai dati pubblicati e relativi al 2007 in Italia c’è ancora molto da fare.
Tempo a scuola se ne passa anche troppo ma i risultati sono scarsi, il corpo insegnanti è sottopagato e poco, per non dire nulla stimolato; resta alta la percentuale di abbandoni e l’investimento rispetto al Pil è decisamente sotto la media.Dopo i tagli, la fase due. La Gelmini ne parla in un'intervista a Tuttoscuola, che uscirà nel numero di settembre del nostro mensile cartaceo.
Per la Gelmini "le premesse del cambiamento sono state poste e quello che sta per iniziare è un anno scolastico che apre nuove speranze".
Quali sarebbero? Come pensa di rovesciare una situazione che tra precari rimasti senza un posto e demotivazione diffusa, rende molto critico l'avvio del nuovo anno scolastico?
L'intervista pubblicata nel numero di settembre è molto ampia e articolata. Il ministro affronta a 360 gradi i problemi della scuola e come intende affrontarli, fornendo anche molte spiegazioni, un po' in controtendenza rispetto allo stile, fatto di annunci e chiusure, che ha caratterizzato il suo primo anno a viale Trastevere.
Nella parte di intervista che anticipiamo in questa e in successive notizie, si sofferma su tre temi: la carriera dei docenti (entro sei mesi - annuncia - diventerà realtà, ma prima apre un tavolo con sindacati e associazioni per discuterne); l'introduzione del merito per studenti, scuole e docenti (e fornisce alcune indicazioni su come intende introdurlo); la situazione dei precari (scarica le responsabilità sul passato e indica cosa intende fare per sostenere chi non si vedrà rinnovare l'incarico).