sabato 16 agosto 2008

LEGGERE PER INTRECCIARE....-IL DIRITTO AL NOME


Leggere, finalmente, dimenticando tutto, percorrere il testo avanti e indietro, fermarsi, intrecciare i propri pensieri con quelli dei protagonisti, trovare congruenze, conferme....questo è il piacere della lettura!

Ed ecco che nelle mie letture ferragostante intreccio un mio vecchio post con queste nuove riflessioni:
1.A torto crediamo che il risveglio della coscienza coincida con l'ora della nostra prima nascita, forse perchè è l'unica condizione vitale che sappiamo immaginare. ci sembra di aver sempre visto e sentito e, forti di questa convinzione, identifichiamo con la venuta al mondo l'istante decisivo in cui nasce la coscienza. Il fatto che per cinque anni una bambinetta di nome Renée, meccanismo percettivo in azione dotato di vista, udito, olfatto, gusto e tatto, abbia potuto vivere nella totale inconsapevolezza di se stessa e dell'universo, smentisce questa teoria sbrigativa. Poichè la coscienza per manifestarsi ha bisogno di un nome....(Muriel Barbery-L'eleganza del riccio)
2.Mia madre diceva sempre che Christopher era un gran bel nome perchè apparteneneva ad un uomo buono e gentile, ma io non voglio che il mio nome abbia niente a che fare con l'essere buoni e gentili. Voglio che il mio nome significhi me.(Mark Haddon- Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte)

1 commento:

Anonimo ha detto...

thats amazing story.