domenica 25 marzo 2012

"O LA SCUOLA O LA VITA" seminario internazionale ADI

Da tempo volevo dar conto del seminario internazionale tenutosi a Bologna il 24 e 25 febbraio scorso.
Suggestivo, come sempre, il titolo di questo incontro organizzato dall'ADI

“O LA SCUOLA O LA VITA”
Gli studenti questi sconosciuti.
Strategie per un incontro possibile

Molti e davvero interessanti le tematiche trattate, una completa rappresentazione dei mutamenti avvenuti nelle giovani generazioni dal 1971 al 2011 in relazione alla demografia, famiglia, istruzione, mercato del lavoro, alla percezione che i giovani hanno di sè (qui)
al cambiamento sociologico che le giovani generazioni hanno portato all'interno di una scuola che fatica ad adeguarsi all'evoluzione dei suoi utenti (qui)


Non è un'astronave, nè una costruzione fantascientifica...è realtà, un edificio scolastico costruito secondo una progettazione orientata al miglioramento del benessere degli studenti, scegliendo materiali e tecnologie ottimali, realizzata nel minor tempo possibile e con costi contenuti.
Attenzione alla illuminazione, agli spazi senza barriere, all'acustica, alla ventilazione naturale...insomma tutto quanto può servire per creare un ambienti fisico che diventa ambiente psicologico di cura, benessere, accoglienza e ambiente cognitivo di partecipazione, ideazione, collaborazione...

E la Monkseaton High School, costruita su progetto di Paul Kelley, preside della scuola situata nel Nord dell'Inghliterra.
Paul Kelley è un convinto sostenitore del ricorso alla ricerca scientifica per migliorare gli apprendimenti, e nutre la convinzione che le neuroscienze e le nuove tecnologie renderanno possibile, nel volgere di una generazione, vincere la sfida dell'apprendimento per tutti.

 L'intervento di Paul Kelley, oltre agli ambienti di apprendimento, ha toccato queste altrettanto coinvolgenti tematiche:

Biologia e apprendimento

Lavorando a stretto contatto con il Professor Russell Foster dell’Università di Oxford, si è deciso di fare cominciare la giornata scolastica alle 10.Si tratta di un’innovazione che tiene conto del diverso ciclo dell’alternanza sonno-veglia degli adolescenti rispetto agli adulti.I risultati sono stati eccezionali.
Questo cambiamento di orario influisce positivamente non solo sull’apprendimento dei ragazzi, ma complessivamente sulla loro salute psico-fisica e sul loro benessere. 

L’apprendimento intervallato (spaced learning)

La creazione di memorie a lungo termine è il cuore dell’educazione, ma solo nel 2005 le neuroscienze hanno scoperto come si forma nel cervello la memoria a lungo termine.
Secondo gli esperimenti di Douglas Fields del National Institute for Child Health and Development negli Stati Uniti, le cellule del cervello si “accendono” e si collegano tra loro a seconda di come sono stimolate. Stranamente se la stimolazione della cellula è continua la cellula non si “accende”. La stimolazione deve essere separata da intervalli. Il team di Fields ha verificato che occorrono 10 minuti di interruzione fra una stimolazione e l’altra perché le cellule “si accendano” e si determini il percorso di costruzione della memoria di lungo termine.
  
Un intervento che potrete leggere nella sua interezza qui e che trasmette l'ottimismo della volontà di un uomo che opera costantemente per tradurre questa aspirazione in realtà. 
E' solito dire:  
“La lezione più importante che ho appreso è che le barriere, che pensavo esistessero, e i confini, che credevo invalicabili, non esistono”. 

lunedì 19 marzo 2012

INSEGNARE "LA PASSIONE"...

Ogni lunedì Palmy, nel suo blog, lancia uno stimolo per riflettere sulle  abilità fondanti dell'educazione... FARE DOMANDE, RISOLVERE PROBLEMI, AFFRONTARE PROGETTI...
E' un'occasione importante che ci pone davanti alle nostre responsabilità di educatori...che ci fa fermare e riflettere su tematiche trasversali, profonde, fortemente coinvolgenti...


Bene, l'abilità di questa settimana è "COLTIVARE PASSIONI" e già Palmy fa una bella disamina di quanto sia importante la passione nel conseguimento di obiettivi.
Appassionarsi ad un aspetto, qualsiasi sia la sua natura,  significa coltivarlo, ovvero seguirlo in tutte le fasi, curarlo, scoprirlo, conoscerlo, farlo crescere...con una tensione positiva che fa superare ogni tipo di ostacolo che possa frapporsi durante il percorso...
Quindi, passione equivale a CURA, IMPEGNO, VIVACITA', ENTUSIASMO...e se nell'apprendimento siamo sostenuti da questi stati d'animo...l'obiettivo non ci fa paura...

Proprio grazie allo stimolo di Palmy, ho ricercato una splendida riflessione del grande Gianni Rodari, che nel Giornale dei genitori, ancora nel 1966, scriveva a questo proposito:
 
(La “passione, il sognare in grande, contrapposto alle “piccole virtù”)
 
Dovrei definire, prima d'andare avanti, che cosa intendo per "passione". Sono sicuro d'averlo già fatto capire a sufficienza. Ma se occorre una definizione più precisa, eccola: intendo per "passione" la capacità di resistenza e di rivolta; l'intransigenza nel rifiuto del fariseismo, comunque mascherato; la volontà di azione e di dedizione; il coraggio di "sognare in grande”; la coscienza del dovere che abbiamo, come uomini, di cambiare il mondo in meglio, senza accontentarci dei mediocri cambiamenti di scena che lasciano tutto com'era prima; il coraggio di dire di no quand'è necessario, anche se dire di sì è più comodo; di non "fare come gli altri”, anche se per questo bisogna pagare un prezzo.
 
...Rimane la necessità, il dovere, di comunicare loro non solo il piacere della vita, ma la “passione" della vita; di educarli non solo a dire la verità ma ad avere la "passione” della verità, eccetera. Vederli felici non ci può bastare. Dobbiamo vederli "appassionati" a ciò che fanno, a ciò che dicono, a ciò che vedono.
Quando è, dunque, il momento, di renderli non solo testimoni attenti (a questo ci pensano loro, anche se si fingono distratti) ma partecipi delle cose di questo mondo? E in che modo, partecipi? Con  quali  atteggiamenti di fondo? 
 
Dico, che oggi più di prima, oggi più che i mai, i nostri figli hanno bisogno di esperienze che destino in loro quella che ho chiamato la "passione”: esperienze, non discorsetti, perché le parole non possono sostituire l'esperienza. 
I ragazzi hanno bisogno di quelle che una volta si chiamavano "le cose più grandi di loro". Hanno bisogno dì prender parte a "cose vere”. Hanno bisogno di misurare la loro energia su scala più vasta che non siano la scuola e la famiglia. Hanno bisogno di concepire ideali e d'imparare ad amarli sopra ogni altra cosa. Ciò che facciamo per incoraggiarli in questa direzione è giusto: ciò che facciamo per trattenerli è sbagliato.
 
Ecco allora tutta la responsabilità dell'educazione che deve saper fornire occasioni adatte per suscitare passioni...esperienze, costruzione collaborativa, progetti, domande....problemi da risolvere...
 
Ma ricordiamoci che all'origine di tutto vi è la passione dell'insegnante per il proprio lavoro, passione che trascina, che contagia....ne avevamo già parlato in questo post....
 
 

LIBRI DEL 2020...



Lo sviluppatore di software Mike Matas offre una dimostrazione del primo libro interattivo per iPad in versione integrale, ricco di video ingegnosi e di grafici da sfogliare e di incredibili visualizzazioni di dati con cui divertirsi. Il titolo del libro è "Our Choice", scritto da Al Gore, ed è il seguito di "An Inconvenient Truth".
Il video di TED  è già datato (aprile 2011), ma il cambiamento è ancora in corso...forse nel 2020 questi libri interattivi, molto affascinanti dal punto di vista delle esperienze emotive e cognitive, potranno  essere una realtà che accompagnerà i libri di carta...
Che ne dite? Siete più fiduciosi o siete ancora scettici?

venerdì 16 marzo 2012

LA SCUOLA DEL 2020...immagina...

Immagina....
La scuola del 2020...le cose che saranno obsolete...
Sul sito dell'ADI, curato da Silvia Faggioli, una interessante rassegna di tendenze innovative per il 2012 ed una, forse troppo ottimistica, previsione per il 2020; tutte le cose che saranno obsolete all'interno dell'organizzazione e dell'attività didattica...(ma il 2020 sta galoppando e il cambiamento sembra incontrare molti ostacoli)
Allora proviamo insieme all'autrice ad immaginare questi cambiamenti:



1. Scompariranno i BANCHI ....disposti in file e rivolti rigidamente verso la cattedra...la Rete richiederà una organizzazione flessibile e dinamica...

2. 3. Scompariranno i LABORATORI DI LINGUE E  I LABORATORI INFORMATICI Ci si dovrà liberare in fretta di quegli ingombranti laboratori informatici installati in varie scuole dove si lavora individualmente davanti alla macchina....Gli strumenti saranno mobili, leggeri, multi funzionali, all in one...e serviranno a scrivere, leggere, giocare, documentare, creare, ricercare...

4. Via i COMPITI A CASA tradizionalmente intesi come entità separate dal lavoro scoalstico: l'ambiente di apprendimento includerà il lavoro ovunque, in classe, come a casa o in altri ambienti...grazie alla interattività e alla mobilità di servizi e strumenti...

5. Non avrà più senso L'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA PER CLASSI DI ETA'...i gruppi di lavoro saranno costituiti per interesse e per lavoro intorno a un problema...

6. 7. Si ridurrà progressivamente l'USO DELLA CARTA E I LIBRI passeranno gradualmente al formato digitale...

8.Si riorganizzerà l'AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI, che si costituiranno in comunità di pratica e troveranno in rete gli approfondimenti, in collegamento costante con le università che diventeranno centri di formazione continua....

9. e saranno i genitori a chiedere la SOSTITUZIONE DEGLI INCONTRI POMERIDIANI E SERALI con scambi e discussioni attraverso le risorse della Rete...nelle ore più adatte a conciliare lavoro, famiglia, approfondimenti...esigenze varie...

and more....and more...

Opss...stavo sognando forse?

Ma  forse tutto era già stato detto...a partire dalla pedagogia montessoriana...che ne pensate?

Aggiornamento 22 aprile 2012: 21 cose che saranno obsolete in Educazione, nel 2020

lunedì 12 marzo 2012

PROGETTO VALORE-CONSAPEVOLEZZA-COMPRARE



Thaste der Waste (Assaggia i rifiuti) è un impietoso documentario, girato dal regista Valentin Thurn,  che indaga il rapporto malato che la nostra società dei consumi ha con il cibo, un bene quanto mai prezioso.

Ogni anno infatti, in Europa, finiscono nella spazzatura 90 milioni di tonnellate di alimenti di vario tipo, assolutamente integri che  potrebbe bastare per dare da mangiare a tutte le persone affamate del pianeta.

Questa è la ragione principale che ha spinto Caritas, (provincia di Bolzano)nell’ambito dell’iniziativa “Io rinuncio” di quest’anno, ad avviare una campagna di sensibilizzazione sulla tematica dello spreco degli alimenti.
Un progetto assolutamente da seguire che si pone questi importanti obiettivi
  • rendere i consumatori più sensibili verso gli sprechi di cibo e 
  • consapevoli del loro rapporto con esso
  • così possono prendersi cura dell’ambiente, 
  • risparmiare risorse e 
  • influenzare positivamente le condizioni di vita e di lavoro nei Paesi del Sud del mondo

 Per rendere possibile la realizzazione del progetto ognuno deve impegnarsi in azioni di cittadinanza responsabile: piccoli gesti ed attenzioni che permetteranno di risparmiare denaro, risorse, ambiente e di poter contribuire ad una più equa distribuzione dei beni di consumo alimentare.

Competenza che deve entrare di necessità nel novero delle competenze indispensabili per formare i cittadini del domani...prima che sia troppo tardi!!!

CONSIGLI PER ACQUISTI eco-consapevoli


 
Compra solo ciò che consumerai.
Prima di ogni spesa, controlla tutti gli scomparti del tuo frigorifero e del freezer. Compra solamente quello che riesci a mangiare. Un acquisto consapevole del valore del cibo aiuta il risparmio ed evita la produzione di rifiuti alimentari.

Compra prodotti regionali e locali.
Dai la preferenza ai prodotti locali del tuo territorio che spesso non solo sono più saporiti ma che arrivano sulle nostre tavole facendo meno strada. Chi li compra, protegge il clima della Terra e risparmia materie prime costose.

Compra prodotti del commercio equo.
Il commercio equo si concentra soprattutto su prodotti che vengono coltivati nei Paesi del Sud del mondo e trasportati nei Paesi più ricchi. Se li compri, dai un contributo alla lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori dei Paesi di produzione dato che con il commercio equo questi possono godere di condizioni di lavoro e di vita più giuste.

Consuma meno carne.
La produzione di carne è l’attività che comporta il maggior spreco di alimenti. Infatti, per produrre 1 chilo di carne, servono fino a 16 chili di cereali per il mantenimento del bestiame. La maggior parte di questo mangime è coltivato nei paesi più poveri dove le persone devono rinunciare a terre fertili, acqua e altre risorse. Il 70% delle superfici agricole della Terra viene sfruttato per assicurare l’alimentazione animale, sotto forma di pascoli o di coltivazioni per la produzione di mangime.

Non fare la spesa se sei affamato.
Chi fa compere con l’acquolina in bocca, rischia di comprare troppo. Il cibo è troppo prezioso per finire nella spazzatura.

“Consumare preferibilmente entro il” è solo un consiglio di consumo.
La dicitura “Consumare preferibilmente entro il“, riportata sugli alimenti, non significa che dopo questa data il cibo non possa più essere consumato e vada gettato. La cosa più sensata è un attento esame del prodotto. Come? Semplice: usando i tuoi sensi! Annusare, osservare e assaggiare. Solo quando è la data di scadenza è stata superata, si dovrebbe fare a meno di consumare un alimento, dato che in quel caso potrebbe essere dannoso per la salute. Prima di comprare, cerca di consumare quei prodotti che scadranno a breve. 



Leggi qui tutto il progetto

La frigo free family

domenica 11 marzo 2012

WE ARE DIGITAL LEARNERS



Un progetto realizzato per ispirare gli insegnanti all'utilizzo delle tecnologie nella didattica in quanto strumenti che possono attivare e sviluppare abilità elevate di pensiero: "Teach me to think, to create, to analyze, to evaluate, to apply....".

giovedì 8 marzo 2012

QUELLE MILLE DONNE CHE...



Non vogliono solo diritti per sé, ma vogliono partecipare ai diritti di tutti. Una richiesta che nei nostri Paesi sembra ormai scontata, ma che nelle mani delle sorelle del Medioriente si sta invece reinventando. Per tutte. E tutti.

Quelle mille donne che...

DONNE che risolvono problemi...everyday

martedì 6 marzo 2012

TUTTA LA VITA E'...RISOLVERE PROBLEMI

La tesi fondamentale, che io desidero sottoporvi in questa conferenza, può essere formulata come segue:
Le scienze naturali, come pure le scienze sociali, partono sempre da
problemi; da ciò che in qualche modo suscita la nostra meraviglia, come dicevano i filosofi greci. Per la soluzione dei problemi le scienze utilizzano fondamentalmente lo stesso metodo, quello usato dal comune buon senso: il metodo del tentativo e dell'errore. Detto più precisamente: è il metodo consistente del proporre tentativi di soluzione del nostro problema, e nell'eliminare le soluzioni false come erronee. Questo metodo presuppone che noi lavoriamo con un gran numero di tentativi di soluzioni. Una soluzione dopo l'altra viene messa a prova ed eliminata.
[Karl Popper, Tutta la vita è risolvere problemi (Alles Leben ist Problemlǒsen Űber Erkenntnis, Geschichte und Politik), traduzione di Dario Antiseri, Rusconi Libri, 1996] Fonte Wikipedia

Parto da questa alta citazione per collegarmi alla discussione di Palmy che nel suo blog sta procedendo, settimanalmente, ad analizzare le principali abilità su cui l'educazione deve riflettere...
E questa settimana tocca al "risolvere problemi"...
Non è certo una abilità da poco, una di quelle che ci accompagnano per tutta la vita e per la quale non siamo mai abbastanza esperti...
Ma che significa "risolvere problemi" a scuola? 
E non parliamo solo dei problemi da affrontare in matematica, che al massimo possono servire per modellizzare i tentativi di risoluzione.
Innanzitutto dobbiamo partire dall'assunzione che I PROBLEMI SONO UTILI...
Quando un bambino ci guarda sbigottito perchè ha un problema...dobbiamo RINGRAZIARLO...
PERCHè IL SUO PROBLEMA HA AIUTATO TUTTI A TROVARE UNA SOLUZIONE...


Quindi è bene che i problemi escano allo scoperto...
Ci piace 
1)INCIAMPARE NEL PROBLEMA...andargli addosso...osservarlo...guardarlo...scoprirlo...e 
2)CERCARE...insieme CERCARE SOLUZIONI....magari non immediate...FACENDO IPOTESI...insieme è meglio...
3)VERIFICARE una dopo l'altra l'adeguatezza delle ipotesi...
4)SELEZIONARE LA PIU' ADEGUATA...tenendo sempre presente che potrebbe essere rimessa in discussione...

Quindi RISOLVERE PROBLEMI aiuta a diventare APERTI, FLESSIBILI, COOPERATIVI, FIDUCIOSI...

 

venerdì 2 marzo 2012

Il libro...tra carta, supporti digitali, video, app....

Ancora qualche riflessione sulla cross-dimensione del libro, oggetto fluttuante tra la tradizionale carta e i richiami ancora incerti e non ben definiti del mondo digitale...tra app...e-book...
Tra narrazioni che diventano corti, si trasformano in app e poi non resistono alla tentazione della concretezza e della magia della carta...
La favola bella è interattiva



L'app candidata all'Oscar.
Loro sono i MoonBoot Studios. Sono stati candidati per l'Oscar nella categoria corti animati. Il loro The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore è stato oltre a un film anche una applicazione per iPad. E domani sarà un libro di carta.