sabato 29 gennaio 2011

...TEMPO DI SCRUTINI


4 commenti:

palmy ha detto...

Ehi! L'ho sempre pensato che una specializzazione di sostegno dovremmo averla tutti, l'alunno cosiddetto H è alunno di tutti non solo delll'insegnante di sostegno... a parte questo approvo in pieno... mi aspettano i 25 scrutini delle classi della primaria da presiedere, spero vivamente di non sentire solo sterili lamentele...

elisa ha detto...

ciao Francesca..ho letto con attenzione e riletto un paio di volte il post ..mi trovo d'accordo su tutto..ma c'è un grosso ma grandissimo ..ma come si può pretendere che un docente riesca a essere dupplice e in certi casi dividersi in quattro quando in una classe sono presenti anche appunto, quattro situazioni con gravi difficoltà di apprendimento e di adattamento ...davvero, con tutta la buona volontà e in questo caso credimi, la specializzazione uno se la può fare documentandosi , procurandosi materiale , realizzando supporti e facilitando e semplificando le lezioni..e via dicendo..non è spesso questione di avere le competenze per intervenire, ma l'impossibilità di applicare questa divisione, di seguire gli uni e gli altri che necessitano la nostra guida anche se in misura minore ..l'alunno che non riesce a stare seduto, a concentrarsi , e si perde, va seguito individualmente, guidato e preso per mano..in una classe di 20 alunni spesso diventa impossibile farlo specie quando il tempo è frammentato come anche nel caso del modulo ..e specie quando nella classe sono presenti più di un soggetto in difficoltà..non si tratta solo di avere le competenze, che oggi se un docente ha buona volontà può acquisire informandosi e formandosi anche via internet ..questo lo dico perchè oggi sto toccando con mano tutto ciò..e credo che a tutto ci sia un limite anche nella forza e nella buona volontà di voler essere all'altezza e di non voler lasciare indietro nessuno..un abbraccio

france ha detto...

Oh...avete ragione carissime!
E' vero che le competenze per contenere il disagio le dovremmo avere tutti, fanno parte del nostra valigetta degli attrezzi...ma, Elisa dice che non sempre la valigia è sufficiente, bisogna avere il tempo di aprirla, di provare, di mettere in atto le modalità adeguate...
Forse è proprio qui Elisa il punto, dobbiamo prenderci del tempo, dare del tempo ai nostri bambini, per trovare i canali per crescere affettivamente e cognitivamente.
E non sempre ce lo lasciano questo tempo, perchè pretendono da noi un giudizio su questo germoglio che sta sbocciando...
Ah, la valutazione....i giudizi...quando mai avremo una scuola che educa e fa crescere, senza dare giudizi????
france (instancabile sognatrice)

palmy ha detto...

Ecco il link: http://www.operanazionalemontessori.it/index.php?option=com_content&task=view&id=30&Itemid=34