domenica 31 gennaio 2010

TEMPO DI SCRUTINI


Bologna 26-27 febbraio 2010

Sala della Biblioteca di San Domenico Piazza San Domenico 13

Tempo di scrutini...tempo di valutazioni...valutare i nostri alunni significa condensare in un giudizio, in un numero, il loro percorso...il percorso che noi abbiamo strutturato per loro.
Loro così diversi, con i loro stili, i loro tempi, le loro peculiarità..e i nostri percorsi..magari uguali per tutti... Che significa traguardo?Quale traguardo, per quale alunno?
Faccio mie le domande di E.T.
"Perché mi bocci?" E.T. non ce la fa a capire questa strana istituzione chiamata scuola.
"Sono venuto a scuola per conoscere questo pianeta e imparare come si vive sulla Terra. Voi mi avete rinchiuso in un'aula per 5 ore al giorno, a volte 6, immobile su un banco, per 9 mesi. 
Redarguito quando provavo ad alzarmi o a parlare con qualche recluso come me. Unico movimento consentito alzare un braccio (nemmeno due) per rispondere alle strane domande del terrestre di turno dietro al tavolo. Neanche un'ora d'aria, solo 10 minuti di intervallo.
E ora mi bocciate e volete rinchiudermi qui per un altro anno, fra gli stessi muri, ad ascoltare gli stessi salmi di strampalati umani e a stressarmi quando esco di qui a ripetere e ripetere ancora quei salmi. 
Così non era scritto in Wikipedia, l'enciclopedia che mandate in giro per l'etere. "Scuola" non aveva niente a che fare con costrizione, fatica, ansie, punizioni. 
Ecco come sono stato ingannato:
«La parola scuola significa riposo, ozio, tempo beato lontano da ogni fatica e preoccupazione. Scuola deriva dal greco "scholé", che vuol dire "riposo"; e questo perché in antico gli uomini, i soli che praticassero gli studi, essendone le donne escluse, trascorrevano i pochi momenti liberi dalle armi o dai campi nell'esercizio della mente: un riposo piacevole, uno svago ristoratore».
E allora perchè mi bocci?"

Riflessioni di una notte prima dello scrutinio...
Aspetto le vostre.

3 commenti:

Sybille ha detto...

Che grande impegno... non ti invidio.
Buon lavoro comunque!

palmy ha detto...

La frase sul significato della parola scuola oggi la si capisce solo se si pensa alla fatica e a chilometri che nei paesi in via di sviluppo devono fare i bambini per andare a scuola, oggi noi con le nostre cattive abitudini tra le quali quella di lamentarci per qualsiasi cosa diamo tutto per scontato e la scuola ci appre come faticosa...

Annarita ha detto...

Già, France! Perché si boccia? Che senso ha? Non certo un senso educativo. Bocciare indica un fallimento: quello della didattica. E' inutile girargli intorno!

Non si recuperà la serietà bocciando, né tantomeno incasellando l'unicità della persona-alunno in un asettico voto.

Cambia tu che cambio io, la scuola italiana al fondo non cambia e la veste esterna, pur mutata, non riesce a mascherare una profonda crisi di identità, nella quale sono coinvolti non solo i ragazzi ma anche gli insegnanti.

Che fare? La crisi non si supera solo con gli interventi legislativi e i dibattiti pubblici.

Occorrono docenti capaci di dare una forma nuova alla loro professione; occorre il coraggio di dire ai ragazzi ciò che è essenziale e che cosa non lo è.

Occorre cioè una proposta educativa, questo è il punto, non imposta dall’esterno a tutti, ma espressiva di un soggetto adulto appassionato alla realtà.

Bacio, France.