martedì 8 settembre 2009

SCUOLA ITALIANA BOCCIATA...

L'OCSE BOCCIA LA SCUOLA ITALIANA

Tanta scuola non significa buona scuola. I giovani italiani passano più tempo dei coetani stranieri nelle aule scolastiche (unica eccezione i cileni) ma i risultati non si vedono. E’ quanto emerge dal rapporto "Education at a Glance" dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo) presentato martedì, che calcola il rendimento degli investimenti in educazione, confrontando i costi dell'istruzione e l'assenza di un guadagno durante il corso di studi, con le prospettive salariali.

L’Ocse sottolinea che la preparazione e l’adeguata formazione sono e saranno la leva principale per uscire dalla crisi; dai dati pubblicati e relativi al 2007 in Italia c’è ancora molto da fare.

Tempo a scuola se ne passa anche troppo ma i risultati sono scarsi, il corpo insegnanti è sottopagato e poco, per non dire nulla stimolato; resta alta la percentuale di abbandoni e l’investimento rispetto al Pil è decisamente sotto la media.

Interessante e amaro resconto pubblicato dal Sole 24Ore, corredato di dati e confronti con altre realtà.

Riporto solo questa esatta fotografia:
Insegnanti senza stimoli e controlli. Valutazione pari a zero per il lavoro degli insegnanti. Secondo il rapporto il 55% degli insegnanti italiani non riceve alcun tipo di riscontro, positivo o negativo, in riferimento al lavoro svolto, e il 20% non riceve giudizi neanche all’interno dell’istituto per cui lavora........quanto è vero!!!!

3 commenti:

palmy ha detto...

Grazie della triste quanto vera segnalazione. Detto ciò, per quanto mi riguarda, penso che fermarsi alla radiografia è avvilente. Primo, perché non mi riconosco nella media statistica. Secondo, perché per quanto lo sfacelo attorno a me sia evidente non basta a fermarmi, per fortuna. Mi immagino i poveri monaci che hanno ricostruito nell'imperversare della barbarie e e mi dico che io ho molto più di loro in mano. E faccio ogni giorno la guerra con le armi che ho. Quando posso dico la mia, quando posso faccio diversamente, quando posso protesto. E poi vado avanti. Purtroppo in Italia i cambaiemnti sono lentissimi...

france ha detto...

Carissima Palmy,
hai perfettamente ragione, per fortuna nella scuola italiana ci sono tante persone come te che credono in quello che fanno, che continuano con entusiasmo, che non si scoraggiano, che sanno trovare sempre le motivazioni per continuare...son queste la vera forza e ce ne sono tante, ne sono convinta!
Quando le statistiche rendono oggettiva la situazione che comunque percepiamo allora ci prende un po' di amarezza...ma dura poco, il tempo di varcare il portone e già siamo pronti a dire la nostra...nonostante tutto!
A presto
france

Annarita ha detto...

Cara France, quoto palmy. Sono sulla stessa lunghezza d'onda.
Purtroppo la situazione in cui versa la Scuola italiana non è delle migliori. Le statistiche nazionali e internazionali confermano tristemente una realtà che ci è ben nota, in qualità di operatori scolastici.

L'unico modo che conosco per andare avanti è quello di continuare a fare quello che già faccio con passione e speranza nel miglioramento, nonostante tutto.

Un abbraccio
annarita