domenica 1 marzo 2009

web 2.0-QUESTIONE DI.....


Siccome i bambini hanno scelto tra due possibili protagonisti, non posso non pubblicare anche questa storia:

GLI ORSI: GABRIEL E DANNY


PRIMA DI SCRIVERE LEGGI QUESTE INFORMAZIONI SULL'ORSO BIANCO, POI CERCA DI UTILIZZARLE NEL RACCONTO

I maschi adulti pesano mediamente da 400 a 600 kg e può misurare fino a tre metri e mezzo di lunghezza. Le femmine sono grandi circa la metà dei maschi

L'orso polare è immediatamente riconoscibile dalla pelliccia bianca. Diversamente da altri mammiferi dell'Artico, (Polo Nord)non cambia in estate il colore in uno più scuro. I

Gli orsi polari sono isolati dal freddo molto bene con la loro pelliccia e il loro corpo si surriscalda a temperature sopra i 10 °C.

Abitudini

Gli orsi polari sono nuotatori eccellenti e possono essere visti spesso al largo della costa. Ciò può essere un segno che hanno cominciato ad adattarsi all'acqua per migliorare la caccia. Cacciano in modo molto efficiente anche sulla terra, grazie alla loro velocità.

Alimentazione

L'orso polare si nutre quasi sempre di carne. Mangia foche, piccoli trichechi, molluschi, granchi, salmoni, pesci, persino vermi di mare, uccelli, piccoli di aquile e civette, volpi polari, renne e lemming. Può mangiare anche bacche e rifiuti.

Tecniche di caccia

Il metodo di caccia più famoso degli orsi polari è quello usato per le foche: il plantigrado sente il rumore della preda sotto il ghiaccio, si apposta presso una spaccatura e, non appena la preda esce per respirare, la uccide con una violenta zampata.



RISPONDI
Insieme ai genitori cerca sull’ atlante o in Internet dove è l’Artico (il Polo Nord).
Come mai è tutto bianco (l’Artide)
Quanto può misurare l’orso bianco?
Come si difende dal freddo?
Cosa mangia l’orso bianco?
Come fa a cacciare le foche?


ORA INIZIA A SCRIVERE
Nel freddo ambiente del Polo Nord vive un orso così grande che raggiunge quasi i tre metri di altezza e pesa più di 600 chilogrammi. Ha una bella pelliccia bianca e morbida. E' molto goloso e sempre affamato. Il suo pasto preferito sono le foche e il salmoni. Il suo nome è Bernard. Vive nel mar Artico e passa le sue giornate a cacciare le sue prede e a giocare con i suoi amici. Un bel giorno il ghiaccio su cui giocava si ruppe e Bernard scivolò fino a rimanere incastrato tra due blocchi di ghiaccio molto grossi, non riusciva nemmeno a respirare e chiedere aiuto. Ma all'improvviso Bernard vide in lontananza una grande nave rompighiaccio che si chiamava Titanic.
La nave avanzava lentamente fra i ghiacci e piano, piano è arrivata vicino a Bernard.
L'equipaggio, visto l'orso in difficoltà, scese dalla nave e con grande coraggio aiutarono l'animale a liberarsi dalla terribile prigione di ghiaccio in cui era caduto.
L'orso, se pur ferito alla gamba, riuscì ad uscire dall'acqua e ad allontanarsi dagli uomini e raggiungere così i suoi amici per continuare nel freddo gelo artico la caccia alle foche.

Alcune informazioni: quali strumenti web 2.0 utilizzo:
lavoriamo su una piattaforma moodle integrata con joomla, messami a disposizione dalla Provincia di Trento, all'interno di un aggiornamento sulle TIC.

Ho cercato di bilanciare l'esperienza combinando l'uso di strumenti digitali e analogici (carta e penna per rispondere alle domande), con l'interazione di abilità e competenze di lettura e scrittura, progettando momenti di attività individuali e altri di attività collaborative.....

4 commenti:

Annarita ha detto...

Bravi gli alunni e brava la maestra. Davvero un bell'esempio di lavoro collaborativo in rete.

Ce ne fossero tanti come questo, si comprenderebbe finalmente il significato delle ICT applicate alla didattica, senza occorrenze di sproloqui che non di rado si leggono in rete.

Bacioni cumulativi
annarita

france ha detto...

Grazie Annarita di questo tuo parere che apprezzo al di là delle lodi per la bravura...lo apprezzo perchè hai compreso lo scopo di questi miei due post...la condivisione delle modalità e degli strumenti (semplici) per attivare lavori collaborativi a distanza....e non solo....approfondimenti e costruzione di conoscenze...mochè utilizzo e riutilizzo delle stesse in chiave creativo-espressiva---
Mi piacerebbe discutere di queste tematiche...
ciao, a presto

Katia ha detto...

Care Annarita e Francesca, sottoscrivo i vostri post. La piattaforma di Francesca è esempio di proficuo uso delle Tic nella didattica ma è anche e soprattutto una comunità viva, dove l'apprendimento si realizza nella relazione docente, alunno, famiglia, e si connota di senso. Il legame forte costruito in aula si sostanzia nella comunità virtuale.
Accolgo volentieri il tuo invito alla discussione, poichè nella quotidianità trovo spesso chiusura rispetto a queste tematiche.
Katia

france ha detto...

Katia carissima, altro che chiusura....c'è indifferenza (che credo sia peggio).....
Ma non è il caso di cercare scuse all'esterno....dobbiamo crederci, provare, anche se da soli è più costoso in termini di energia, di insicurezze, di proposte...Comunque qui ho voluto socializzare una proposta fattibile con una tecnologia minima: un browser, un ambiente wiki....e il gioco è fatto...provare per credere...
L'esperienza ha creato motivazione, approfondimento di tematiche al dilà dell'età dei bambini...tutti si sono attrezzati con cartine, mappe, immagini...un vero piacere constatare che la porta dell'aula è rimasta apertissima anche nel fine settimana e tutta la comunità ha contribuito a soddisfare le curiosità dei bimbi!
Alla prossima!!!!!