domenica 29 marzo 2009

RACCOMANDAZIONI....

Sto leggendo la pubblicazione degli Atti del seminario internazionale "Da Socrate e a Google" pubblicate dall'ADI e sono stata colpita da una slide all'interno dell'interessantissimo intervento di Norberto Bottani "Scuola e mondo digitale:un difficile connubio"

La slide fornisce una serie di raccomandazioni di Marc Prensky che non si riferiscono alla sola tecnologia, ma alla persona che impara ed opera con la tecnologia e attraverso la tecnologia....

4 commenti:

elisa ha detto...

che dire? mi lascia un po' perplessa...e un po' mi spaventa!
sarà davvero questa la strada pe rrendere migliore l'insegnamento?
cioa france grazie del commento che hai lasciato alla piccola gloria , ne sarà felice.
buona settimana

france ha detto...

Ciao elisa! certamente queste raccomandazioni sono rivolte ai ragazzi della scuola superiore, quella fascia d'età che li vede attivissimi utilizzatori di tecnologie e che spesso vengono lasciate fuori dalla portone della scuola o importati e utilizzati in modo clandestino....rinunciando all'utilizzo delle tecnologie la scuola rinuncia a un grosso potenziale di questi ragazzi, che diventano uditori passivi e poco partecipi del loro apprendimento.
Quindi ben vengano questi suggerimenti, che in scala ridotta possiamo cominciare ad utilizzare anche nelle nostre classi. motivazione, nuovi strumenti, insegnamento attivo, costruzione della conoscenza, insegnante non trasmettitore ma mediatore e regista...insomma quello che stai facendo proprio tu nella tua super classe!!!
Un augurio per una buona settimana!
france

Annarita ha detto...

France, sto leggendo anch'io un po' alla volta gli atti del convegno.

Che dire? Lo sai che concordo con il tuo punto di vista.

Ho appena letto il tuo commento da me. Aspetto allora il ponte di Pasqua per la questione rimasta sospesa.

Per Didamatica, non credo di poterci essere perché ho una situazione delicata da gestire in questo periodo.

Baci e a presto.
annarita

guisito ha detto...

La Scuola dovrebbe camminare di pari passo con l'evoluzione della società ed avere la capacità di capire quando porsi come traino delle innovazioni e quando fare da argine e freno a ciò che è innovativo solo in apparenza e nocivo nella sostanza. Non è facile.