sabato 25 ottobre 2008

QUALE ALUNNO?


Guardali, hanno le branchie

From: fiorluis, 2 weeks ago





Quale alunno abbiamo oggi davanti? Riflessione e contastualizzazione
Ho già presentato Luisanna e pubblicato altri suoi materiali...ma questo li supera tutti: LEGGIAMLE QUESTE RIFLESSIONI: sono un condensato di attualità pedagogica....non possiamo applicare schemi vecchi su "materiale" incompatibile....
Questa presentazione contiene delle slide davvero importanti e significative....l'evoluzione della comunicazione, i cambiamenti strutturali dell'apprendimento, la percezione del tempo....il ruolo dell'insegnante e l'ambiente di apprendimento....ma soprattutto da leggere sottolineando: IL PROGETTO FORMATIVO
Grazie Luisanna!


6 commenti:

Annarita ha detto...

L'alunno che abbiamo davanti è quello ben descritto da luisanna fiorini. Sarebbe un errore iperdonabile prensare all'alunno di ieri, riproponendo i modelli di apprendimento di ieri.

Il contenuto del progetto formativo è forte e realistico.

Buona fine settimana, france.

france ha detto...

Grazie Annarita! sapevo che il tuo commento sarebbe arrivato...
ho trovato illuminante la pagina che analizza lettura, televisione e computer...
Buona domenica anche a te!

giovanna ha detto...

ciao Fra'
interessante documento.
Sicuro, oggi abbiamo davanti un *altro* alunno.
Però "quale alunno?", è una domanda che continuo a pormi.
Tanti dubbi persistono anche tenendo ben presenti i cambiamenti strutturali dell'apprendimento, adottando approcci didattici differenti...
Bisogna considerare evidentemente le singole realtà.
un saluto caro
g

Annarita ha detto...

Non solo l'analisi dei tre media è illuminante, France! Trovo fondamentale il richiamo alla mente connettiva e alla complessità perché sono questi i due riferimenti entro cui si muove l'alunno di oggi, il nostro alunno!

Ed è questo che ci destabilizza: il dover reinventare una didattica che non può più basarsi su modelli e stereotipi del passato. Finché continueremo a fare un confronto nostalgico con quello che era e che è stato, penso che saremo su una direttrice fuorviante.

I ragazzi oggi vivono il connettivismo ed una complessità del mondo veramente incredibil, ci vuole una rivoluzione del pensiero se si vuole una riforma dell'apprendimento/insegnamento e di conseguenza dell'Istituzione Scuola.

Questo comporta responsabilità a largo raggio e a corto raggio, per così dire, ovvero una volontà dei politici ad investire nella Scuola (quando mai?) e una volontà dei docenti al cambiamento!

Utopia? Forse! Ma non vedo altra strada percorribile.

france ha detto...

Annarita, quello che scrivi si "connette" al post pubblicato poco prima...meno lacrime e più computer che naturalmente non significa solo strumento in senso stretto, ma cambiamento del ruolo dell'insegnante...ed è questo che ci destabilizza appunto....
cara Giovanna, il problema è proprio questo: quale alunno? il fatto di porsi continuamente questa domanda è già un cambiamento, non credi?
Un abbraccio

maestrabetti ha detto...

Eh... giusto, peccato che al Governo non lo capiscano, o meglio fanno finta di non farlo, o meglio che siano davvero così ignoranti???? un caro saluto