sabato 26 maggio 2012

UN NUOVO ALFABETO PER L'ITALIA



Si è conclusa oggi a Roma la prima conferenza nazionale per la scuola dei “nativi digitali”, dal titolo  “Un nuovo alfabeto per l'Italia”.

Ricerca Ipsos per Pd 

 Sia gli insegnanti che i genitori di figli minorenni sono più digitalizzati della media della popolazione (usano internet almeno una volta la settimana il 68% degli insegnanti, ed il 61% dei genitori).
Nel mondo della scuola utilizzano computer e internet a casa per attività legate allo studio:
gli insegnanti: per cercare materiali didattici (84% almeno una volta la settimana)
e per preparare lezioni (78%)
gli studenti: per cercare materiale per la scuola (79%) e per comunicare con i compagni (60%). Fanno infine i compiti al PC almeno una volta la settimana il 58% degli studenti ed il 40% visita forum o siti di studenti. L’uso di internet per comunicare rimane un’attività rilevante anche per gli insegnanti: il 66% scambia informazioni con i colleghi e il 20% comunica con le famiglie degli studenti.
 
Per insegnanti e studenti il primo pregio dell’uso delle nuove tecnologie in classe è che rendono la lezione più divertente. Per gli studenti poi la lezione è più interessante e più chiara, mentre per gli insegnanti la classe risulta più coinvolta.
Per quali materie? Tra genitori e insegnanti c’è un sostanziale accordo: materie quali lingue, tecnologie/tecnica e matematica risultano quelle dove è più utile l’uso delle nuove tecnologie, meno per le materie umanistiche.
Sembra esserci da un lato un certo disincanto, da parte di genitori ed insegnanti, sul futuro delle nuove tecnologie nella scuola, dovuto alla convinzione che la carenza di fondi renderà vani i buoni propositi, dall’altro però è condivisa la certezza che chi non le saprà usare si troverà in difficoltà in futuro. In ogni caso le nuove tecnologie vengono viste, da genitori ed insegnanti, come uno strumento che dipende molto dalla capacità e dalla volontà degli insegnanti stessi, e dunque non “utili di per sé”. La massimizzazione dell’efficacia di questi strumenti deriva dunque da un percorso didattico e da una interazione studenti/insegnanti, che rimane il centro della qualità pedagogica

Ospite d'onore è stato  Marc Prensky, esperto di fama internazionale e creatore dei termini "nativo digitale" e " immigrato digitale".
 
Potete accedere ad altre info qui e qui
 


2 commenti:

Miriam Paternoster ha detto...

Grazie per i tuoi post, sempre aggiornati e illuminanti!

france ha detto...

@Miriam...grazie! Cerco di aprirmi al mondo e alle diverse esperienze!

E, soprattutto, di imparare dagli altri!

Baci,
france