Questa bella immagine, che proviene da qui (indirizzo non casuale , che tratta proprio il tema in questione attraverso l'indicazione di una bibliografia specifica) mi serve per accompagnare la presentazione di una interessantissima riflessione apparsa oggi su "La Repubblica" del filosofo Michel Serres, che continua il dibattito sull'educazione, inaugurato il 15 aprile dalla studiosa americana Marha Nussbaum.
Il titolo dell'articole è indicativo "Dalla parte dei (nuovi) bambini...Inventiamo un'altra educazione per gli studenti Pollicino "
Questo l'incipit:
Senza che noi ce ne rendessimo conto, e in un breve intervallo di tempo, (quello che separa i nostri giorni dagli anni Settanta) è nato un nuovo tipo di essere umano. Questo ragazzo, o questa ragazza, non ha lo stesso corpo, nè la stessa aspettativa di vita di chi lo ha preceduto, non comunica secondo le stesse modalità, non percepisce lo stesso mondo,non vive nella stessa natura, nè abita il medesimo spazio.
nato con l'epidurale e in data prestabilita, grazie alle cure palliative non teme più nemmeno la morte.
E poichè la sua testa è diversa da quella dei suoi genitori, conosce diversamente.
La riflessione continua prendendo in esame i cambiamentei avvenuti in tempi brevissimi...cambiamenti che il filosofo chiama ominescenti e che si verificano molto raramente nella storia, creano una spaccatura talemente estesa ed evidente che solo in pochi ne sanno cogliere la portata...
Una spaccatura paragonabile a quella verificatasi nel neolitico, agli albori della scienza greca, all'inizio dell'era cristiana, all'inizio del Rinascimento...
Ecco che Serres lentamente si avvicina alla necessità di cambiamento radicale dell'insegnamento, di cui sentiamo la necessità urgente pur rimanendone ancora lontani...
Di chi la colpa di tanta distanza? Serres la attribuisce proprio ai filosofi, il cui compito dovrebbe essere quello di prevedere i mutamenti del sapere e delle pratiche e che mi pare abbiano fallito...impegnati nella politica di tutti i giorni non hanno colto l'arrivo della contemporaneità...
Qui potrete leggere l'intero articolo
2 commenti:
Un bellissimo articolo, quello di Serres, su cui si dovrebe riflettere molto!
Bello perché ristabilisce la verità delle cose; bello per l'amore dichiarato nei riguardi dei giovani. Questi giovani che non sono peggiori, ma solo diversi da quelli delle generazioni precedenti.
Occorre partire da tale realtà: la diversità dei nostri giovani, in modo da proporre i saperi con un approccio e un linguaggio a loro familiari.
Serres è troppo severo con la sua categoria. Io penso che tutti noi adulti, con pesi diversi, abbiamo le nostre responsabilità.
E' da qui che bisogna iniziare: dal riconoscere le proprie responsabilità, per poi percorrere una direttrice che porti a qualche risultato.
Buona Pasqua, France, a te ei tuoi cari.
annarita
“Un bellissimo articolo, quello di Serres, su cui si dovrebe riflettere molto!“
Verissimo Annarita e grazie anche per le belle parole del tuo commento!
Una luminosa Pasqua anche a te e a tutta la tua famiglia!
france
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