Nel sito di Google vi è una sezione dedicata alla sicurezza on line per le famiglie, in cui vengono segnalati:
- strumenti di protezione
- modalità per la segnalazione degli illeciti
- consigli dai partner
- suggerimenti dai genitori
Vi è un rimando a dei filmati realizzati proprio da genitori che lavorano in Google e che raccontano la loro esperienza nell'accompagnare i loro figli nell'utilizzo consapevole della Rete.
Eh già, credo proprio che la parola giusta sia "accompagnare i minori nella Rete", nella stessa misura in cui gli adulti accompagnano i piccoli nella rete di strade per raggiungere i luoghi di destinazione.
Sedersi accanto, tenerli per mano, parlare insieme a loro, trovare con loro risposte ai problemi, riflettere sull'uso consapevole degli strumenti, sulla correttezza delle relazioni, sulla partecipazione responsabile, sulle protezioni da assumere per salvaguardare la propria identità e la propria intimità, perchè la Rete registra ogni nostro passaggio, ogni nostra azione, ogni contatto...
Curioso anche il filmato che vi propongo, in cui il padre (che lavora proprio alla Google) ammette di non adottare alcun filtro, alcuna protezione rispetto alla navigazione delle figlie, ma di seguirle e responsabilizzarle verso le scelte, oltre a monitorarle in modo affettuoso nelle loro esperienze di socialnetoworking.
Aggiungo a queste riflessioni una ricerca su internet e minori e su come i genitori gestiscono il rapporto dei figli con i media.
Per rimanere all'interno di questo tema, i genitori vengono suddivisi in quattro gruppi: gli ANSIOSI (33%), i COMPIACIUTI (26%), i PERMISSIVI (21%) e gli ESPERTI (18%)
Ne deriva che solo una minoranza dei bambini/ragazzi può essere considerato
veramente tutelato (i figli degli Esperti). La maggior parte è invece esposta a rischi più o meno
elevati: gli Ansiosi impongono divieti ma non sono sempre in grado di trasmettere conoscenza in
materia, i figli di Permissivi e Compiaciuti hanno forte libertà di azione senza avere la giusta tutela.
Ma che fanno questi ESPERTI?
•Dei nuovi media conoscono potenzialità, rischi e modalità di utilizzo da parte dei figli; allo stessotempo insegnano loro come gestirne la fruizione.
•Definiscono regole, ma utilizzano anche il dialogo per rendere i figli più consapevoli, svolgendo un
ruolo di tutela costruttiva.
Conclusione? conoscenza attiva degli strumenti, pratica condivisa, dialogo, responsabilizzazione, costruzione di competenza digitale (etica, relazionale, metacognitiva, partecipativa....)
Ma non solo padri...sentiamo una mamma e la sua esperienza:
3 commenti:
ciao France, è tanto che non ci sentiamo. E' sempre un piacere visitare il tuo blog e guardare quante proposte interessanti e attuali vi inserisci... come questa ad esempio!!
Un abbraccio.
Anna*
Ciao carissima Anna :)
sono felicissima che tu sia passata di qui...per fortuna esistono questi spazi che ci permettono di condividere informazioni, esperienze e anche comunicazioni ed emozioni!
Ti abbraccio forte e attendo altre tue tracce...
Bacissimi
france
ciao Francesca,
finalmente mi sono presa un momento per vedere, leggere ed ascoltare i tuoi ultimi post e devo dire che sono sempre molto interessanti. In particolare quest'ultimo mi pare particolarmente indicativo e chiaro: bisogna insegnare ai nostri bambini come si deve e come si può usare internet. Ecco perchè noi dobbiamo collaborare con le famiglie e aiutare insegnando e usando la rete anche a scuola.
un abbraccio
erica
Posta un commento