ALLE FRONDE DEI SALICI
E come potevamo noi cantare,
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.
Quando tutto è abbruttito dalla violenza anche la voce della poesia tace...ce lo ricordano le parole intense di Salvatore Quasimodo.
Come al solito la poesia sa essere una sintesi efficace delle vicende e dei sentimenti dell'uomo.
Come al solito la poesia sa essere una sintesi efficace delle vicende e dei sentimenti dell'uomo.
8 commenti:
Belli e intensi i versi di Quasimodo.
Buon 25 Aprile, cara france.
baci
annarita
Un saluto...
Grazie francesca ,per tutto ciò che condividi. Bella questa poesia che esprime il sentimento della della paura e del dolore.
Un caro grazie per gli apprezzamenti che esprimi sempre nei nostri confronti. Non sono da meno i lavori dei tuoi bambini ...è un continuo scambio di dare e avere molto prezioso che ci arricchisce tanto.
un caro abbraccio
Scusa Francesca se ti raggiungo così ma non ho trovato un riferimento. Volevo dirti di aver messo il tuo blog nel blogroll della nuova installazione del mio blog in www.giannimarconato.it. Se puoi, aggiorna il link anche dal tuo che punta al vecchio. Grazie. Gianni
France, non ti sento da qualche giorno. Tutto bene?
Ti auguro un buon inizio di settimana, cara.
Un abbraccio
annarita
ciao a tutte carissime!
Ananrita, sì ci sono...qualche attimo di relax..
Un abbraccio e buona settimana!
france
Per Gianni,
grazie del link nel tuo blog!
Provvederò ad aggiornare l'indirizzo.
Un saluto
france
Gran bella poesia! Grazie! Volevo ricambiare la tua cordiale e gentile visita al mio blog...
a presto!
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