martedì 17 giugno 2008

Is Google Making Us Stupid?/CERVELLI DIGITALI 3

"GENERAZIONE WEB SOTTTO ACCUSA: stupidi e deconcentrati"

Da leggere questo articolo che parla delle problematiche di lettura e non solo degli utenti della Rete....
«
Ho la sensazione che Internet stia frantumando la mia capacità di concentrazione e di osservazione. La mia mente si sta abituando a raccogliere informazioni nello stesso modo in cui la rete le distribuisce: un flusso di particelle che si muovono a grande velocità. Una volta mi sentivo come un subacqueo che si immerge nel mare delle parole. Ora schizzo sulla superficie come un ragazzino su un acquascooter ». Sull’ultimo numero di The Atlantic, il mensile culturale più letto dalle elite progressiste Usa, Nicholas Carr—ex direttore della Harvard Business Review—confessa di temere che la civiltà del «web» stia condizionando negativamente i nostri meccanismi mentali. Incide sul modo di leggere, di selezionare, di memorizzare. Ma, soprattutto, demolisce la capacità di concentrazione.
E' lo stesso Carr che aggiunge:«
Sono sensazioni, non pretendo di illustrare una verità scientifica. Del resto anche nel XV secolo Gutenberg fu messo sotto accusa da chi riteneva che la stampa avrebbe avuto un impatto disastroso sulla struttura sociale. Quindi farete bene ad essere scettici del mio scetticismo»
Che ne pensiamo?

8 commenti:

france ha detto...

boh...dico la mia...
forse sono scettica con lo scetticismo del ricercatore, per le stesse affermazioni che fa lui, perchè ogni innovazione, ogni apertura alla conoscenza distribuita e ...connessa...lascia perplessi...fa paura, ci porta a rifugiarci nelle nostre sicurezze e convenzioni, forse perchè noi non siamo nativi digitali, e quindi applichiamo schemi già acquisiti a stimoli nuovi....
Poi, scrivere e leggere nel web è diverso dal leggere e scrivere sulla carta...
l'importante, secondo me, è che noi insegnanti ed educatori cominciamo a prenderne consapevolezza per strutturare, contenere, indirizzare, utilizzare al meglio i grandi input della Rete...
Del resto la questione è vecchia quanto il mondo...come ho già riportato in un altro post
in fondo è la stessa preoccupazione di Socrate di 2000 anni fa.Socrate pensava che leggere e scrivere fossero attività che «denigravano l' intelletto». Lui considerava «vivo» solo il linguaggio parlato. Quella scritta per Socrate è lingua «morta» ed era un modo per perdere il bisogno di ricordare, «è scritto, è lì, non c' è bisogno di impararlo a memoria per trasmetterlo agli altri». Ma così la società si impoverisce pensava Socrate, che chiedeva ai suoi allievi di contribuire col ricordare alla memoria collettiva.
Aspetto i vostri pensieri...

Annarita ha detto...

Cara Francesca, direi che in linea di massima concordo con il tuo punto di vista. E' vero le innovazioni sono destrutturanti, introducono elementi di rottura con il consueto e il noto, destabilizzano, mettono in discussione. Ma questa è la base stessa del progredire, dell'evolvere. Se tutto rimane nella calma e nella tranquillità del consueto non c'è avanzamento, ma stasi!

Sottolineata questa premessa, c'è però da dire che c'è una bella differenza tra la rivoluzione della carta e quella delle microchip al silicio. Basti pensare soltanto alla velocità con cui sono veicolate le informazioni e alla facilità con cui la conoscenza è a portata di clic! Questo vuol dire che l'attenzione da porre nei processi educativi che si attuano con i giovani deve essere ancora più grande di quella che si poneva un tempo.

Se devo essere sincera non credo che il pericolo sia nella rete, ma nell'utilizzo che se ne fa. La rete è uno strumento potentissimo che occorre imparare a gestire. In ogni strumento ci sono i pro e i contro, da sempre...

La rete dovrebbe, invece, dare impulso alla capacità di scegliere consapevolmente le risorse e quindi rinforzare il pensiero critico.

Per quale motivo, dovremmo esporci all'overload infomativo? Perché, in buona sostanza, dovremmo abituarci, come afferma l'autore a "raccogliere le informazioni nello stesso modo in cui la rete le distribuisce"?

E la nostra autodeterminazione dove andrebbe a finire? La rete fiaccherebbe anche la nostra capacità di intendere e di volere? Boh!!!

france ha detto...

Grazie Annarita del tuo contributo alla riflessione!

giovanna ha detto...

ciao Fra,
ti leggo eh... ma a volte sono chiusa in un mutismo anche virtuale...
Riguardo alla tematica concordo con te che si debba "strutturare, contenere, indirizzare, utilizzare al meglio i grandi input della Rete".
Personalemnte ammetto tuttavia che determinati contenuti proprio non riesco a leggerli in rete, non mi concentro, tant'è. E, se mi interessano particolarmente, ancora stampo!
un abbraccio
g.

france ha detto...

Tutto vero Gio'...leggere in rete, nel senso proprio dellla lettura non è l'ideale, concordo, la lettura va è selettiva, a salti, orientativa....quindi la rete non può sostituire l'oggetto libro, da leggere e da rileggere, da gustare ed interpretare...la rete ci offre contenuti, approfondimenti, conoscenze, connessioni...la rete ti fa conoscere esperienze da condividere, è aggregazione, crea gruppi di affinità, collaborativi....come nel nostro caso!!!
Bacio
france

giovanna ha detto...

ah, Fra'
questo senza alcun dubbio!
e la rete in questo senso è realtà, onnicomprensiva!
ciao ciao
g

Annarita ha detto...

Francesca, è indiscutibile che leggere un buon libro, magari comodamente sdraiati in poltrona, non è lontanamente paragonabile alla fruizione della rete, sono perfettamente d'accordo...
Ma consentimi...non si sta mettendo questo in discussione, mi pare. L'oggetto libro e la lettura elettronica sono cose completamente differenti.

L'articolo titola ""GENERAZIONE WEB SOTTTO ACCUSA: stupidi e deconcentrati"
Su questo non sono d'accordo, continuando a ribadire che non è lo strumento, ma l'uso che se ne fa a dover essere messo in discussione.

Non so se sono riuscita a esprimere bene il mio pensiero:)

Un caro saluto

france ha detto...

In perfetta sintonia, Annarita, con quanto ho tentato di dire io....grazie ancora delle tue riflessioni...anche qui vediamo quanto la rete si configuri come luogo di incontro, di discussione, di integrazione del pensiero e della consocenza...
In questo momento mi sento una entusiasta fautrice della rete!!!! Ma siccome sottoscrivo da sempre la flesssibilità del giudizio rimango aperta a qualsiasi argomentazione...
A presto carissima!!!
france