domenica 17 maggio 2009

ECO...DALLA FIERA DEL LIBRO

Qualche...eco...dalla Fiera internazionale del libro in svolgimento a Torino in questi giorni.
Durante questa fiera la inesauribile Paola Limone gestisce uno spazio tecnologico sull'uso del Jumpc, che immaginiamo molto frequentato.
Vi rimando poi alla conversazione tra Umberto Eco e Jan-Claude Carrière in cui, riferendosi agli e-book, Eco ha sintetizzato il suo pensiero con questa frase davvero efficace "Nell'e-book io vorrei che si salvasse la possibilità di bagnarsi il dito, che è fondamentale, una soddisfazione orale che risale all'infanzia. Forse leggiamo libri perché non abbiamo più il ciuccio."
Sempre dalla Fiera arriva un dato confortante: il lettore junior cresce del 10%

È probabile però che in ogni stand ci sarà un convitato di pietra: si chiama Kindle, il dispositivo elettronico che permette di immagazzinare e leggere migliaia di libri, emettendo persino il fruscìo delle pagine che girano. Kindle è per ora disponibile per l'acquisto solo negli USA.
Il futuro forse sta nella parole die Maurizio Costa: secondo l'amministratore delegato di Mondadori, maggiore gruppo editoriale italiano, «il libro elettronico non sostituirà mai quello di carta. Ci sarà invece un'integrazione dei due modelli e nessuno rinuncerà del tutto al piacere di toccare le pagine di un libro, anche per via del prezzo»

5 commenti:

Lia ha detto...

Maurizio Costa ha ragione: il libro elettronico diverte, incuriosisce, lo cerchi, ma non lo ami.
Manca quel dato sensoriale tattile (toccare, soppesare, rivoltare, aprire, sfogliare)e olfattivo (avete presente l'odore della stampa fresca? Annusare un libro nuovo e carpirne subito i primi segreti...e poi quando è vecchio provare, sempre annusando, a dargli un'età...)E non dimentichiamo l'importanza del posto sullo scaffale: quello che si è guadagnato il posto d'onore del mese, quello che è lì da sempre, perchè è un pezzo di te, e rimarrà lì, quello che ti manca perchè ormai è perduto...
Insomma il libro è come una persona: guai se manca la fisicità. Dunque viva il libro elettronico, ma voglio ancora "sentire" i miei libri!

E' un po' quello che è successo col vecchio vinile, ricordate? L'arrivo dei compact ci ha portato un'abbuffata di musica, tutta bellissima, tutta perfetta...ma che meravigliosa sensazione tornare al vinile e ritrovare quell'atmosfera, quel noto fruscio, quell'imperfezione meravigliosa...

Bella la notizia che ci dai Francesca: se i ragazzi leggono di più qualche speranza c'è!

remo ha detto...

Le competenze della mia mano DX sono più che sufficienti per girare una pagina
senza dover inumidire con la saliva il mio indice..... porto troppo rispetto per il libro e per chi dopo di me deve riprenderlo in mano. Vi assicuro il mio orrore nel vedere ( e mi capita spesso ) meravigliosi codici e libri medioevali segnati in maniera indelebile dalla saliva dei famosi semiologi ...... " bagnarsi il dito, una soddisfazione orale che risale all'infanzia." ma per favore.... io la giudico solo un atto di egocentrismo , questo si infantile,simile a certi mammiferi che segnano il territorio . Vi chiedo.... ma la stringereste la mano a un famoso semiologo dopo averlo visto sfogliare un libro.

Annarita ha detto...
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Annarita ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con Costa, France. Libri ed ebook sono due supporti per l'apprendimento completamente differenti.

L'unica via percorribile è una loro integrazione intelligente.
L'aumento dei piccoli lettori è una bella notizia.

Infine, non riesco a dare tutti i torti a Remo;)

Baci
annarita:)

remo ha detto...

Ieri pomeriggio , in un laboratorio di restauro libri, oh chiesto dei possibili danni provocati dalla nostra saliva nel girare le pagine. Risposta: non è la saliva a fare danni ma lo sporco e il grasso che questa trasporta dal nostro indice al foglio del libro.
Quindi,mi censuro ,e se con le mani pulite mi scuso con il semiologo.
Però però la storia della contaminazione mortale nel girare le pagine del antico manoscritto greco ( Il nome della rosa ) la trovo debole debole ..... provate a inumidirvi l'indice su una pergamena o un papiro.... la rigidità del supporto rende inutile tale operare.
Grandissimo Shakespeare che risolve la contaminazione mortale (Romeo e Giulietta ) con più credibile bacio .