Si è conclusa oggi a Roma la prima conferenza nazionale per la scuola dei “nativi digitali”, dal titolo “Un nuovo alfabeto per l'Italia”.
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Sia gli insegnanti che i genitori di figli minorenni sono più
digitalizzati della media della popolazione (usano internet almeno una
volta la settimana il 68% degli insegnanti, ed il 61% dei genitori).
Nel mondo della scuola utilizzano computer e internet a casa per attività legate allo studio:
gli insegnanti: per cercare materiali didattici (84% almeno una volta la settimana)
e per preparare lezioni (78%)
gli
studenti: per cercare materiale per la scuola (79%) e per comunicare
con i compagni (60%). Fanno infine i compiti al PC almeno una volta la
settimana il 58% degli studenti ed il 40% visita forum o siti di
studenti. L’uso di internet per comunicare rimane un’attività rilevante
anche per gli insegnanti: il 66% scambia informazioni con i colleghi e
il 20% comunica con le famiglie degli studenti.
Per insegnanti e studenti il primo pregio dell’uso delle nuove
tecnologie in classe è che rendono la lezione più divertente. Per gli
studenti poi la lezione è più interessante e più chiara, mentre per gli
insegnanti la classe risulta più coinvolta.
Per quali materie?
Tra genitori e insegnanti c’è un sostanziale accordo: materie quali
lingue, tecnologie/tecnica e matematica risultano quelle dove è più
utile l’uso delle nuove tecnologie, meno per le materie umanistiche.
Sembra esserci da un lato un certo disincanto, da parte di genitori ed
insegnanti, sul futuro delle nuove tecnologie nella scuola, dovuto alla
convinzione che la carenza di fondi renderà vani i buoni propositi,
dall’altro però è condivisa la certezza che chi non le saprà usare si
troverà in difficoltà in futuro. In ogni caso le nuove tecnologie
vengono viste, da genitori ed insegnanti, come uno strumento che dipende
molto dalla capacità e dalla volontà degli insegnanti stessi, e dunque
non “utili di per sé”. La massimizzazione dell’efficacia di questi
strumenti deriva dunque da un percorso didattico e da una interazione
studenti/insegnanti, che rimane il centro della qualità pedagogica.
Ospite d'onore è stato Marc Prensky, esperto di fama internazionale e
creatore dei termini "nativo digitale" e " immigrato digitale".
2 commenti:
Grazie per i tuoi post, sempre aggiornati e illuminanti!
@Miriam...grazie! Cerco di aprirmi al mondo e alle diverse esperienze!
E, soprattutto, di imparare dagli altri!
Baci,
france
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