venerdì 24 dicembre 2010

UN PRESEPE DI CARTONE...ma con tanto cuore...



Ecco i nostri AUGURI DI NATALE...un presepe, un presepe da niente, un presepe di cartone fatto tutto dai bambini, con forbici, colla, cartone, matite e tempere....interpretato da loro attraverso la scelta di poesie semplici e più elaborate...
Ma non solo, prendetevi il tempo di guardarlo fino in fondo, il presepe di cartone è anche una proposta di un presepe interculturale: canzoni e tradizioni natalizie testimoniate dalle mamme che sono venute a scuola per cantare le canzoni dei loro paesi d'origine e raccontarci le loro tradizioni...
E' stato un modo per conoscersi maggiormente, per comprendere che IN TUTTO IL MONDO è NATALE, al di là della lingua, della geografia, del clima...
Pensate che in Sri-Lanka a Natale arrivano le farfalle più belle...

L'ORCHESTRA DELLE RENNE...aspettando il Natale


Clicca sull'immagine e fai suonare le renne....vecchiotto ma sempre divertente!

mercoledì 22 dicembre 2010

DOPO IL SOLSTIZIO....LA LUCE RITORNA



Solstizio d'inverno…
L'oscurità all'apice, la natura rimane immobile, quasi sospesa nel suo respiro vitale, sembra attendere il ritorno della luce…che pian piano risale la china.
Solstizio, Natale, il ritorno della luce, la rinascita….
C'è un posto in cui tutto questo sembra prendere forma...una piccola città che sembra resistere al fluire del tempo, in cui ci si avvia al Natale vivendo ancora i vecchi riti, i vecchi mercati invernali alla luce delle lanterne e dei lumini...
Vi auguro una "Buona emozione"...

mercoledì 15 dicembre 2010

SALIAM...SULLA MONTAGNA...



Saliam sulla montagna....ecco il titolo della nostra ultima unità di lavoro che ci ha coinvolti nello studio del nostro ambiente più vicino, ma non per questo conosciuto...
La montagna è stata vista con molti occhi e costruita con molti strumenti...
Ci siamo avvicinati pian piano...osservando quella che ci sta vicino, fotografandola,
sezionandola nella sua vegetazione, nella sua costituzione.
Ma abbiamo avuto voglia di approfondire, di capire di più ed ecco allora che abbiamo utilizzato delle risorse on line
Come si sono formate le montagne? Queste due animazioni ci hanno aiutato a capirlo...
Le montagne vivono, cambiano, si modificano, si sgretolano...guarda qui...
Salire in alto, cosa cambia? Flora e fauna della montagna e fasce altimetriche, una risorsa da leggere e da mappare in piccoli gruppi e una risorsa on line  della Scuola Cavasso, che ci ha permesso di visualizzare le piante e gli animali.
Un altro sito importante e divertente per poter utilizzare anche il senso dell'udito:
Gli animali della montagna, con schede informative semplici, fruibili e i versi degli animali!
Ma non solo risorse on line...abbiamo portato a scuola libri e quanto potesse essere utile per disegnare flora e fauna delle diverse fasce altimetriche! e intanto la montagna cresceva e si popolava!!!
E...nel frattempo... una guida...anzi due guide eccezionali ci hanno portati in giro per i boschi per incontrare gli animali e raccontarli nelle loro vicissitudine e nelle loro abitudini...
Ah, dimenticavo: le guide erano niente meno che....Mario Rigoni Stern che ci ha offerto pagine davvero intense di vita nel bosco in "Uomini, boschi e api" e Ezio Francheschini con le sue avventure narrate ne "La valle più bella del mondo"...
Ma non ci siamo fermati qui, abbiamo voluto conoscere alcuni degli animali della montagna, vederli nel loro ambiente durante lo scorrere dell'anno e nel mutare della stagione....ci hanno accompagnati in questo viaggio una meravigliosa bambina e una tenera volpe....
Abbiamo potuto riflettere anche sul corretto rapporto con gli animali: AMARE NON E' POSSEDERE!

E ancora...gruppi opzionali di laboratorio con la cartapesta ci hanno permesso di costruirla la nostra montagna, scavarla, innalzarla, formare dighe, individuare valichi, versanti, vette, fondovalle.....

Insomma ci siamo impossessati anche della nomenclatura relativa...

Per fare questo lavoro, oltre alle risorse multimediali segnalate abbiamo attinto anche a quelle condivise,  nel blog La Maestra vi saluta che ringrazio molto!

Aggiornamento: Posto qui un breve stralcio dell'introduzione al testo di Mario Rigoni Stern, scritta proprio dall'Autore...
"Vorrei che tutti potessero ascoltare il canto delle coturnici al sorgere del sole, vedere i caprioli sui pascoli in primavera, i larici arrossati dall'autunno sui cigli delle rocce, il guizzare dei pesci tra le acque chiare dei torrenti e le api raccogliere il nettare dai ciliegi in fiore. In questi racconti scrivo di luoghi paesani, di ambienti naturali ancora vivibili, di quei meravigliosi insetti sociali che sono le api, ma anche di lavori antichi che lentamente e inesorabilmente stanno scomparendo. Almeno qui, nel mondo occidentale. Nella prima parte leggerete ricordi di tempi assai tristi, quando, da giovani ci trovammo coinvolti in quella che dalla storia viene definita Seconda guerra mondiale. Leggendo più avanti troverete anche storie di animali selvatici e di uomini che vivevano e qualcuno ancora vive in un ambiente sempre più difficile da conservare. I miei brevi racconti non parlano di primavere silenziose, di alberi rinsecchiti, di morte per cancro, ma di cose che ancora si possono godere purché si abbia desiderio di vita, volontà di camminare e pazienza di osservare". 

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domenica 5 dicembre 2010

5 dicembre: arriva San Nicolò con i Krampus



Chi sono questi esseri spaventevoli???
Sono gli  scatenati Krampus, uomini-caproni  molto inquietanti che, la sera del 5 dicembre, si aggirano per le strade alla ricerca dei bambini "cattivi". Le loro facce sono coperte da maschere diaboliche e paurose; i loro abiti sono laceri, sporchi e consunti. I Krampus quando vagano per le vie dei paesi provocano rumori ottenuti da campanacci o corni...
Accompagnano il santo più dolce che ci sia: San Nicolò che in questa serata distribuisce doni e dolci a tutti i bambini buoni.

Ma non temete....guardate...non sono poi così cattivi...almeno non lo erano questa mattina...

giovedì 2 dicembre 2010

Emozioni d'autunno...


Finalmente posso condividere il lavoro che io e i miei alunni abbiamo prodotto in questo periodo...
Abbiamo coniugato in un testo multimediale diversi momenti di percezione e interpretazione creativa della realtà che li circonda.

Il primo passo ha riguardato appunto lo stimolo all'osservazione: educare i bambini alla percezione degli input visivi  che la natura offre loro in autunno, attraverso l'occhio della macchina fotografica che li obbliga a guardare con attenzione e con uno scopo predifinito.

L'osservazione sul campo, la possibilità di rivedere l'esperienza, di riflessione, di immaginazione, ha portato alla espressione attraverso il linguaggio poetico: le immagini autunnali fissatepre cedentemente sono state associate ad altre immagini...metafore, similitudini, paragoni, suoni onomatopeici sono stati fissati sulle pagine dei quaderni e rielaborati da piccoli gruppi in autentiche poesie....le loro poesie!

Successivamente è stato interessante confrontare i loro testi con testi d'autore....trovare analogie e differenze....


Abbiamo recuperato anche l'abilità di memorizzazione: imparare le poesie per recitarle. Audacity, il software free di registrazione, ci ha aiutati a fissare le voci. L'espressione è migliorata grazie allo scopo: recitare per inserire la propria voce in un lavoro collettivo...

In un'altra fase abbiamo montato tutto usando i-Movie, un altro software di facile utilizzo, in cui si possono combinare le fotografie, le tracce registrate e una base sonora (non poteva che essere Vivaldi-l'Autunno).

Sono poi bastati alcuni titoli...gli ultimi ritocchi...ed ecco il risultato!

I bambini oggi hanno voluto sentirsi e risentirsi....erano davvero soddisfatti....io pure!

lunedì 29 novembre 2010

Fumetti per insegnare e per apprendere

Vi invito a leggere con attenzione il post sull'utilizzo dei fumetti nella didattica, della super-Annarita, che ci ragguaglia con precisione e accuratezza sulle teorie che stanno alla base dell'utilizzo di molti-media nella didattica.
Multimedialità significa infatti l'uso di più canali concorrenti alla rappresentazione mentale della conoscenza: testo, immagini, suoni...che vengono letti e codificati attraverso  due canali (verbale-visuale).
Memoria e apprendimento traggono vantaggio dalla doppia codifica.
Il fumetto, oltre ad essere motivante, si configura come risorsa multimediale adatta a veicolare  efficacemente contenuti didattici.

Annarita correda inoltre il suo post con la  segnalazione di un sito molto "usabile" che permette di creare strisce con una certa facilità.

sabato 20 novembre 2010

Il palloncino rosso...non lasciamolo andare...

L'isola dei tesori

Proviamo a immaginare che racconto avrebbe scritto Jim al suo ritorno se, invece di aver fatto rotta due secoli fa per l’Isola del Tesoro, avesse viaggiato nel tempo e sorvolato l’Italia contemporanea alla ricerca dei suoi tesori più preziosi, nascosti, a volte in pericolo.  (i bambini n.d.r.)

Questa una delle tante mappe (la conclusiva...) da navigare nell'ISOLA DEI TESORI il sito di Save the Children, che per la giornata mondiale dell'infanzia, che si festeggia oggi, ha messo a disposizione uno strumento davvero importante: L'ATLANTE DELL'INFANZIA (a rischio) IN ITALIA, scaricabile integralmente dal sito.

Questo sito propone un viaggio in l’Italia alla ricerca del tesoro più prezioso: il suo patrimonio di oltre 10 milioni di bambini e bambine, ragazzi e ragazze. Navigando sulla mappa con l’aiuto di testi, cortometraggi, fotografie, potrai conoscere la geografia dell’infanzia e dell’adolescenza nel nostro paese, rintracciarne i contesti, individuarne i rischi. E scoprire che l’isola dei minori è un arcipelago fatto di tante realtà diverse....

Un bel regalo davvero!

venerdì 19 novembre 2010

20 NOVEMBRE : Giornata Internazionale Diritti dell'Infanzia

Il bambino ha diritto all'amore.

Il bambino ha diritto al rispetto.

Il bambino ha diritto alle migliori condizioni di vita
che favoriscano il suo sviluppo e la sua crescita.

Il bambino ha diritto a vivere il presente.

Il bambino ha diritto a vivere se stesso.

Il bambino ha diritto di sbagliare.

Il bambino ha diritto ad essere preso sul serio.

Il bambino ha diritto ad avere dei segreti.

Il bambino ha diritto al rispetto dei suoi dispiaceri.

....
Janus Korczak
ricordiamocelo....

Testi tratti da “Come amare il bambino” Luni Editrice 1996, pubblicato in polacco nel 1920



domenica 7 novembre 2010

Tecnologie e didattica

Jane Hart del Centre for Learning & Performance Technologies ha pubblicato la classifica relativa alle migliori applicazioni online per la didattica, aggiornata per il 2010.



"Non si impara dalla tecnologie..." ma le tecnologie stimolano, aiutano, organizzano, visualizzano, semplificano, connettono, implementano, forniscono ambienti laboratoriali...

Vi invito a leggere questo post su Scientificando,  in cui l'inesauribile Annarita ci regala un video (con traduzione) in cui Alan Kay, matematico ed informatico, sostiene le potenzialità delle tecnologie usate nella didattica

Nel video proposto dal TED, Kay affronta la tematica delle tecnologie digitali e della didattica, e come insegnare in modo nuovo, sfruttando le possibilità offerte dalle prime.

E non basta, Kay sta lavorando ad una nuova interfaccia per semplificare l'accesso alle tecnologie anche per i bambini che non possono avere un insegnante "mediatore"...ma il progetto ha un costo...che lui quantifica così...leggete...

"Credo che questo bisognerebbe farlo con un nuovo tipo ti interfaccia grafica. E questo tipo di nuova interfaccia grafica potrebbe essere creata con una spesa di circa 100 milioni di dollari. Sembra molto, ma sono letteralmente 18 minuti di quello che stiamo spendendo in Iraq. Stiamo spendendo 8 miliardi di dollari al mese. 18 minuti sono 100 milioni di dollari. Quindi è addirittura economico"

Oggi mi sono rivista il video e riletto quanto viene asserito, non ho potuto fare a meno di condividerlo con tutti i lettori. Cliccare sui sottotitoli....

 

giovedì 4 novembre 2010

Emozioni d'autunno...




Oggi siamo usciti, armati di fotocamere, a caccia di colori...
Ci siamo divisi in tre gruppi (avevamo 3 fotocamere) e ci siamo sbizzarriti a fotografare e raccogliere le più belle emozioni d'autunno.
A scuola ci siamo divertiti a comporre i vari elementi raccolti e il risultato è davvero emozionante.
E' incredibile quanto i bambini sappiano "pensare per immagini", qualsiasi sia il materiale da manipolare,ed è importante sostenere e accompagnare questa abilità perchè  essa è alla base della creatività...e non solo...

Diceva Albert Einstein:“non ritengo - scrive il grande scienziato - che le
parole o il linguaggio scritto o parlato abbiano alcun ruolo nel
meccanismo del mio pensiero. Le entità psichiche che sembrano
servire da elementi sono piuttosto alcuni segni o immagini che
nella mia mente entrano in un gioco combinatorio di tipo visivo
e a volte muscolare”. 


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martedì 2 novembre 2010

domenica 31 ottobre 2010

Scuola è....

Già lo scorso anno, in questo post, ho parlato del Contratto formativo, ovvero di quel documento che prepariamo per esplicitare gli impegni delle varie componenti del processo educativo: insegnanti, genitori, bambini...
L'anno scorso abbiamo voluto coinvolgere i bambini nella grafica e loro hanno illustrato la scuola e la vita scolastica con dei disegni, quest'anno hanno avuto l'idea di dare il loro contributo con una foto, scattata da ognuno di loro, che ritraesse un'attività, un angolo, un aspetto della vita a scuola.
Mi è tanto piaciuta questa idea, li ho visti attenti e concentrati mentre preparavano il setting o scattavano il momento o il luogo...ora voglio condividere con voi le loro scelte!

sabato 23 ottobre 2010

GIOCARE A SCUOLA

ART. 31
Della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia
  • Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed allo svago, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età, ed a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.

  • Giocare a scuola dovrebbe essere una conseguenza logica di tale affermazione...
    Il gioco come pratica educativa era stato il concetto fondante della pedagogia del Kindergarten, di Fredrich Froebel per il quale l'importanza del gioco era fondamentale, tale da ritenersi un diritto dell'infanzia. "Il gioco è per il bambino l'equivalente del lavoro per l'adulto. Attraverso il gioco si sviluppano il linguaggio, l'attività logico-matematica, la produttività, il disegno.Dunque l'educatore, può scoprire gli interessi di ciascun bambino e disciplinarne, senza costrizione, l'attività dirigendola verso i fini che ritiene più opportuni."

    Parole datate ma estremamente attuali.
    Di giochi, Giochi per crescere,parla infatti Paola nell'articolo che ha scritto per Edu-Tech, Ottobre 2010.
    Giochi motori, giochi di parole, giochi col computer...non importa il mezzo, il focus deve essere sempre centrato sull'apprendimento attraverso l'esperienza diretta e il coinvolgimento sensoriale.

    E quando parliamo di giochi col computer, dovremmo ricordarci che gli ambienti virtuali permettono la simulazione di esperienze con effetti altrettanto importanti quanto quelle reali, esperienze che arricchiscono le esplorazioni reali, implementandole e colorandole con il piacere, il coinvolgimento e la motivazione...

    Ed ha ragione Paola anche quando segnala la carenza in Italia di produzione di giochi didattici virtuali, evidenziando "perle rare" come Betty Liotti, che con il suo sito è diventata un punto di riferimento per molte famiglie, ma anche per molte classi.

    Sempre in questo articolo Paola elenca una serie di giochi da lei selezionati e provati con i bambini, distinti per categorie a seconda delle abilità che essi vanno a sollecitare.
    Grazie Paola per questa preziosa ricerca!

    TOYS FROM TRASH


    Una miniera di idee questo sito, tutte realizzabili con materiale di riciclo...

    La più stagionale? Leafzoo (foto), ma ne potrete trovare tante e per ogni disciplina: matematica, astronomia, fisica, biologia......

    Per ogni idea, spiegazioni e dettagli e anche video.

    Da tenere sempre sotto click!!!

    domenica 17 ottobre 2010

    Autunno-déco


    Giornata veramente autunnale, neve che ha già ammantato le cime più alte, ma che...spudoratamente si è già adagiata anche sopra le latifoglie che non avevano ancora sfoggiato i loro vestiti più variegati...

    Ed ecco che la mia navigazione-rilassatrice (in termici tecnici e psicologici la sensazione viene definita flow) mi fa serenedipicamente incontrare con questo blog Zakka Life

    Ed è in questo post, che l'autrice del blog, suggerisce suggestive creazioni con la tecnica del Kirigami (non conoscevo questo nome lo confesso, ho sempre chiamato "origami" tutto ciò che si produceva con la carta piegata), da realizzare con (sembra) semplici azioni e semplici materiali, ma con tanta concentrazione!



    I template e le foto sono tutte prelevate dal blog citato

    Penso che proporrò questa attività ai miei alunni che si dimostrano solitamente molto ben disposti per queste pratiche gratificanti nei risultati e gestibili da tutti nella loro esecuzione...
    Anche questa la ricordo come tecnica molto adottata nelle scuole montessoriane che ho visitato..

    sabato 9 ottobre 2010

    LA SCUOLA CHE VORREI...


    La collega Palmy, nel suo blog , ha esposto il suo progetto di scuola, un progetto apprezzato e sottofirmato da molte lettrici che condividono con lei la passione per la scuola e la voglia di CAMBIAMENTO.
    Palmy illustra una scuola che non richiede grandi risorse aggiuntive, ma una intelligente riorganizzazione, che abbia come suoi punti di riferimento l'ALUNNO, partecipe e collaborativo nel suo percorso di apprendimento, e il DOCENTE che, attraverso una formazione continua e molto attenta, lo aiuta nella ricerca dei materiali e nella loro organizzazione, sostenendolo e coltivendo la sua intelligenza cognitiva ed emozionale.

    Palmy si è sicuramente ispirata al progetto delle Scuole Montessori, che io ho avuto la fortuna di visitare qualche anno fa in Austria e in Danimarca.
    Qulcuno l'ha chiamato SOGNO...ma io vi assicuro che ho potuto vedere qualcosa del genere...naturalmente non in Italia.

    In attesa che Palmy, prossima ministro (e ce lo auguriamo davvero!!!), possa realizzare queste linee di indirizzo, non ci resta che approfondire ciò che in Italia è misteriosamente occultato...

    Progetto educativo Montessori

    http://www.blog.montessoriforeveryone.com/

    http://montessorium.com/

    http://www.montessorimaterials.org/


    http://www.montessorivarese.it/spunti-e-letture.html

    scuole montessori in AltoAdige

    giovedì 7 ottobre 2010

    UN SOFFIO DI PAROLE...


    Ecco la copertina del nostro quaderno dei

    Tante parole

    Emozionanti che

    S
    criviamo

    Tutti

    Insieme

    martedì 28 settembre 2010

    PASSEGGIARE nel TEMPO...




    Voglio condividere il lavoro di questi giorni sul recupero delle conoscenze e delle abilità nel campo della storia.
    Per riprendere il tutto ho ideato una sorta di memori con fotografie e immagini e didascalie, relative alla storia della terra e dell'uomo fino al Neolitico.
    Infine ho distribuito le coppie immagine/didascalia formate ed ho invitato i bambini a collocarle su una linea che ho tracciato sul pavimento.
    Hanno provato, negoziato, condiviso e il risultato è stato questo...

    Infine li ho invitati a passeggiare per il tempo....quindi hanno praticato il lavoro di storici ordinando eventi su una scheda....

    domenica 26 settembre 2010

    Elogio della moglie...intelligente...grazie Obama!

    Foto: qui
    Lo aspettavamo...Obama ha saputo trovare le parole giuste per sottolineare l'importanza dell'intelligenza della donna nella coppia...sia essa coppia presidenziale o coppia comune...Eccole...

    «Bill Clinton sa cosa vuol dire essere sposati con qualcuno che è più intelligente, più bello e più impressionante in generale...», ha scherzato Obama, «Da quando Michelle ed io abbiamo cominciato a frequentarci, 22 anni fa, prima o poi tutti quelli che conosco vengono da me e mi dicono: “sai Barack, tu sei formidabile, ti voglio bene, ma tua moglie è davvero qualcuno”», ha raccontato tra l’ilarità generale.

    «E naturalmente sono d’accordo, hanno ragione. E sono felice che Michelle non sia stata candidata contro di me perché mi avrebbe stracciato». E ancora: «Ancora oggi non capisco come sia riuscito a convincerla a sposarmi, ma so che sono il ragazzo più fortunato del mondo perché ha accettato».

    sabato 25 settembre 2010

    MAESTRI...OGGI...

    No, niente di allarmante, nessuna denuncia, nessuna "lamentazione"...Il titolo del post è forse fuorviante, ma voleva collegarsi alla tematica di un post precedente...dice Mario Lodi "Prima di tutto ci sono i bambini e le bambine, che devono essere nonostante tutto al centro del vostro lavoro e che, vedrete, non finiranno mai di sorprendervi."

    E oggi ne ho avuto la conferma. Negli ultimi giorni non sono potuta andare a scuola causa un virulento malanno ed ecco oggi cosa mi è stato recapitato tramite complesse vie...
    Come non commuoversi alla vista della tenera gattina rosa? E poi rendersi conto che la busta contiene qualcosa, di irregolare....aprirla con trepidazione mista ad eccitazione, ispezionare l'interno con morbosità ed infine con impazienza capovolgere la busta per farne uscire il prezioso contenuto...

    Eh no....rimanete pure voi sulle spine....fino a domani...

    venerdì 24 settembre 2010

    INCIAMPARE nel problema...ovvero FARE RICERCA nella scuola primaria

    La mia amica Paola ha ben pensato di indagare una problematica cui spesso non diamo la dovuta attenzione: come "fare ricerca nella scuola primaria" ; ha ideato un questionario per sondare le modalità e le criticità della pratica ed ha avviato una discussione sul network La scuola che funziona.
    Inutile dire che la cosa mi ha preso, mi sono iscritta ed ho cercato di dare il mio contributo.
    Ora però voglio condividere anche qui qualche riflessione...
    Che significa "Fare ricerca a scuola" "come la affrontiamo dal punto di vista metodologico" "ci lamentiamo dei prodotti taglia-incolla".....
    Inanzitutto ci viene d'aiuto l'efficace espressione di Popper che illustra così il problema della ricerca:
    "Tutta la mia concezione del metodo scientifico può essere sintetizzata dicendo che consiste nei tre passi seguenti:
    1) inciampiamo in qualche problema
    2)tentiamo di risolverlo
    3)impariamo dagli errori."

    Ed ecco allora che una volta "inciampati nel problema" (che significa far emergere questioni vere, conflitti cognitivi, e qui è evidente il ruolo dell'insegnante che li deve far emergere) si pone il problema del come organizzare l'attività di ricerca.
    Ho trovato interessante il modello Big6 proposto da Eisenberg e Berkowitz, organizzato appunto in 6 tappe:
    definizione del compito, strategie per la ricerca delle informazioni, localizzazione e accesso alle fonti, uso delle informazioni, sintesi e comunicazione, valutazione.

    Percorso lungo, articolato, ma doveroso nell'ottica dell'uso della strategia della ricerca in una logica di problem solving.
    Strategia della ricerca che era già stata indicata da F. De Bartolomeis, quando, alla fine degli anni Sessanta precisava " La ricerca si impara con la pratica guidata e il docente aiuta gli allievi a individuare e selezionare problemi, a comprenderne i significati, a dimensionalizzarli...La guida deve essere più puntuale e continua di quanto comunente si creda".

    Inutile dire che vi invito a compilare il questionario e a dire la vostra....

    lunedì 20 settembre 2010

    MAESTRI IERI....E OGGI

    Foto france: lastra tombale (1327) lezione...chiesa di San Fermo-Verona (cliccate per ingrandirla!)

    Un saluto per il nuovo anno scolastico

    Care maestre e cari maestri,
    mi è capitato spesso, in questo periodo, di ricevere lettere o telefonate da qualcuno di voi. La domanda che mi viene rivolta con maggiore insistenza è: “Come facciamo a insegnare, in tempi come questi?”.

    I sottintesi alla domanda sono molti: il ritorno del “maestro unico”; classi sempre più affollate; bambini e bambine che provengono da altre culture e lingue e non sanno l’italiano, etc.

    Anch’io, come voi, soprattutto nei primi anni della mia attività di maestro, mi ponevo interrogativi analoghi.
    Ho cominciato ad insegnare subito dopo la guerra. Le classi erano molto numerose. Capitava anche di avere bambini e bambine di età diverse.

    Forse qualcuno di voi ha la brutta sensazione di lavorare come dopo un conflitto: in mezzo a macerie morali e culturali, a volte causate dal potente di turno – ce n’erano anche quando insegnavo io – che pensa di sistemare tutto con qualche provvedimento d’imperio.

    I vecchi contadini delle mie parti dicevano sempre che i potenti sono come la pioggia: se puoi, da essa, cerchi riparo; se no, te la prendi e cerchi di non ammalarti e, magari, di fare in modo che si trasformi in refrigerio e nutrimento per i tuoi fiori.

    Il mio augurio per il nuovo anno scolastico è questo: non sentitevi mai da sole e da soli!

    Prima di tutto ci sono i bambini e le bambine, che devono essere nonostante tutto al centro del vostro lavoro e che, vedrete, non finiranno mai di sorprendervi.

    Poi ci sono altre e altri che, come voi, si stanno chiedendo in giro per l’Italia quale sia ancora il senso di questo bellissimo mestiere. Capitò così anche a me, anche a noi. Cercammo colleghe e colleghi che si ponessero le nostre stesse domande e fu così che incontrammo Giuseppe Tamagnini, Giovanna Legatti, Bruno Ciari e altre e altri con i quali costruimmo il Movimento di Cooperazione Educativa.

    Poi ci sono anche i genitori e le zie e i nonni dei vostri alunni e delle vostre alunne, che possono darvi una mano, se saprete, anche insieme a loro, rendere la scuola un luogo accogliente e bello, in cui ciascuno abbia il piacere e la felicità di entrare e restare assieme ad altri.

    Non dimenticate che davanti al maestro e alla maestra passa sempre il futuro. Non solo quello della scuola, ma quello di un intero Paese: che ha alla sua base un testo fondamentale e ricchissimo, la Costituzione, che può essere il vostro primo strumento di lavoro.

    Siate orgogliosi dell’importanza del vostro mestiere e pretendete che esso venga riconosciuto per quel moltissimo che vale.

    Un abbraccio grande.

    Mario Lodi


    Grazie al grande Mario Lodi per aver saputo definire ancora una volta il senso e la responsabilità, ma anche la bellezza e l'importanza del nostro lavoro!

    domenica 19 settembre 2010

    AGRI-NIDO...ovvero avvicinare i bambini alla natura


    Tempo di vendemmia....raccogliere l'uva, trasportala, schiacciarla...dar da mangiare alle caprette, accarezzarle, spargere il mais per le oche....
    Non sto straparlando, sto raccontandovi qualcuna della attività che i bambini di un asilo nido della zona propone ai bambini da 1 a 3 anni...
    E di questo Agri-nido si è interessato anche il TG1 nella puntata del 15 settembre.
    Eccovi il link per vederlo

    giovedì 16 settembre 2010

    COLTIVARE LE PAROLE...



    "Coltiviamo le parole" è il titolo che abbiamo deciso di dare al nostro quaderno di Riflessione Linguistica e questa è l'interpretazione che ne ha fatto Sara per la copertina.
    Questa invece la pagina d'ingresso del quaderno:

    FILASTROCCA DELLE PAROLE

    Filastrocche delle parole:
    si faccia avanti chi ne vuole.
    Di parole ho la testa piena,
    con dentro “la luna” e “la balena”.
    C’è qualche parola un poco bisbetica:
    “peronospera”, “aritmetica”…
    Ma le più belle le ho nel cuore,
    le sento battere: “mamma”, “amore”.
    Ci sono parole per gli amici:
    “Buon giorno, buon anno, siate felici”,
    parole belle e parole buone
    per ogni sorta di persone.
    La più cattiva di tutta la terra
    è una parola che odio: “la guerra”.
    Per cancellarla senza pietà
    gomma abbastanza si troverà.

    Gianni Rodari

    lunedì 13 settembre 2010

    TRA NUOVE E VECCHIE PRATICHE



    Oggi scuole riaperte in tutta Italia, tra nuovi e vecchi problemi, tra nuovi e vecchi entusiasmi e
    tra nuove e vecchie pratiche
    Nuove e vecchie pratiche è il titolo di un interessantissimo post aggiunto dalla collega Antonietta Lombardi, sul blog della Stampa dedicato al progetto "Un pc per ogni studente".
    Vi si parla di buone pratiche prodotte con una interazione di tecnologie per configurare una didattica attenta, inclusiva, coinvolgente....
    E' un vero augurio!

    mercoledì 8 settembre 2010

    SI RIPARTE...come monaci e guerrieri...

    Ci siamo.
    Domani si riparte.
    Tra lamentele, denunce, sottolineature sacrosante.
    Ma anche tra sollecitazioni e incitazioni che ci sostengono, ci danno la forza di continuare, di lottare e di batterci per praticare al meglio il nostro lavoro.
    Io voglio proporvi un accorato appello di Davide Rondoni, apparso sulla Domenica 24 del 5 settembre. Rivolto agli insegnanti sull'uso della letteratura fatto nella nostra scuola.

    "Più che una lettera questa è una supplica.....Vi dico: siete dei monaci e dei guerrieri. Mal pagati. Messi a lavorare talvolta in condizioni spaventose. tra editore, e spesso, dirigenti che non capiscono niente di tutto questo. In ambiti dove tutto sembra concorrere a mortificare la vita e dunque anche la lingua. Tra burocrazia, pruriti che sembrano pestilenze e sciabordio morto dell'abitudine....Ma il monaco e il guerriero abitano la difficoltà. Non fanno solo un mestiere. Ne fanno centomila per l'esito della buona battaglia.... Non è questione di soldi...Il fatto è che siete lì, in questa specie di trincea...E' nelle vostre mani -nelle vostre più che in altre- la responsanilità di non far morire il dolce suono della nostra lingua italiana. Viviamo in un epoca di parole spente...lettura in cui non c'è vita...dove non si chiede niente a chi legge...
    Lasciate perdere i programmi, le scadenze, i disegni analitico-storici. Fateli per quel minimo indispensabile...Alzatevi in piedi piuttosto, leggete...Fate come avete visto fare...
    Fate così, come i monaci e i guerrieri."

    E' una lettera aperta ai Professori di Lettere, ma credo si possa estendere a tutti gli insegnanti, in ogni ordine di scuola...
    Auguriamoci allora di saper usare parole vive, che sappiano comprendere, accarezzare, emozionare, stimolare, motivare, appassionare.....far vivere...

    lunedì 6 settembre 2010

    MADRE...ALBERO DELLA VITA


    La parola più bella sulle labbra del genere umano è "madre",
    e la più bella invocazione è "Madre mia".

    E' la fonte dell'amore, della misericordia,
    della comprensione, del perdono.
    Ogni cosa in natura parla della madre.

    La stella Sole è madre della terra

    e le dà il suo nutrimento di calore;
    non lascia mai l'universo nella sera

    finchè non abbia coricato la terra

    al suono del mare
    e al canto melodioso
    di uccelli e acque correnti.
    E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.
    Li produce, li alleva e li svezza.
    Alberi e fiori diventano madri tenere
    dei loro grandi frutti e semi.

    La parola "madre" è nascosta nel cuore
    e sale alle labbra
    nei momenti di dolore e felicità,
    come il profumo sale dal cuore della rosa
    e si mescola
    all'aria chiara e all'aria nuvolosa.
    "Madre" di Kahlil Gibran

    mercoledì 1 settembre 2010

    Dislessia e Tecnologia

    Ci ri-siamo, si ri-parte...e il nostro primo pensiero corre ai problemi da affrontare, alle strategie da mettere in atto in caso di bisogni didattici speciali...e, come al solito, la Rete ci offre il suo aiuto.
    Una guida on line agli ausili informatici da poter utilizzare in caso di Disturbi Specifici di Apprendimento, approntata dalla cooperativa Anastasis operante a Bologna dal 1985, costituita da Giovanni Zanichelli, già fondatore di A.S.P.H.I. e da un gruppo di tecnici informatici già inseriti in attività sociali realizzate con l'utilizzo delle nuove tecnologie.

    lunedì 30 agosto 2010

    GRANDIOSITA'...

    Grandiosità, è il termine che ieri mi ha fatto accomunare due esperienze che entrambe hanno suscitato forti emozioni.

    Grandiosità , forza, meraviglia di fronte allo spettacolo naturale offerto dalle cascate, le imponenti e nello stesso tempo spumeggianti, cascate del Nardis, in val di Genova.

    Toni e colori duri, aggressivi, taglienti sdrammatizzati dalla massa d'acqua che si fa eterea, leggera, impalpabile, che ti investe con la sua voce allegra e con i suoi dispettosi spruzzi...
    La fotografia forse non rende la grandiosità del salto di oltre 130 metri e con una pendenza tra i 55° e i 65°.

    Grandiosità anche a pochi chilometri di distanza, di fronte agli spettacolari affreschi che ricoprono la facciata a mezzogiorno della antica chiesetta di San Vigilio a Pinzolo.

    "Nei due registri di sottogronda la celeberrima Danza Macabra e i Sette Peccati Mortali, capolavoro di Simone Baschenis, firmate il 31 ottobre 1539.

    La Danza Macabra, tema di provenienza nordica, diffuso anche in Francia e nella Penisola Iberica, è piuttosto inconsueto in Italia e sta a significare l’uguaglianza di fronte alla Morte. Si risolve in un lungo corteo di personaggi appartenenti a tutti gli ordini sociali quali: Pontefice, Cardinale, vescovo, sacerdote, frate, imperatore, re, regina, duce, medico, guerriero, ricco, giovane, mendicante, monaca, gentildonna, vecchia e bambino, afferrati da scheletri. Introduce il ballo della Morte un concerto di tre scheletri ai piedi di un Crocefisso; conclude la sequenza l’arcangelo Michele con il Diavolo.
    I Peccati Mortali, a stento leggibili sotto la Danza Macabra, sono così rappresentati: Superbia paragonata al leone, Avarizia al rospo, Lussuria al becco, Ira al gatto, Invidia al nibbio e Accidia all’asino. I peccatori sono accompagnati da diavoli per essere condotti alle pene eternali."
    "Nell'antica chiesa di San Vigilio a Pinzolo"Giuseppe CiaghiEditrice Uni Service luglio 2006

    Un messaggio forte, grandioso, attraverso un'opera davvero grandiosa, che smuove le emozioni più profonde e le corde più assopite...

    Grandiosa anche la guida: lo stesso Giuseppe Ciaghi (cliccare sull'immagine per ingrandirla)

    Una domenica grandiosa grazie alla mia amica Erica....

    Ebook...questi sconosciuti


    Il post precedente ci ha fatti entrare nella tematica degli e-book sui quali abbiamo idee non ancora molto precise, soprattutto sulle caratteristiche che essi dovranno avere per poter essere utilizzati nella didattica, se non in alternativa, almeno in modo complementare ai libri di testo tradizionali.

    A questo proposito Gianni Marconato nel suo post Libri di testo tra rassegnazione e speranze
    "In preparazione all‘ebookfest di Fosdinovo, il network “la scuola che funziona” ha intrapreso un percorso di ricerca e di riflessione sulla tematica dell’utilizzo del libro di testo (LdT) e sulla sua rinnovabilità con le tecnologie digitali e di rete.

    A questo scopo è stato lanciato un sondaggio tra gli insegannti italiani; il sondaggio è compilabile on-line a questo indirizzo: http://www.kwiksurveys.com/online-survey.php?surveyID=KCENNI_7c3aeaef

    In parallelo, il network sta compiendo una riflessione più di tipo qualitativo in questa discussione qui http://www.lascuolachefunziona.it/forum/topics/serve-ancora-il-libro-di-testo?

    sabato 28 agosto 2010

    L'E-BOOK DELLE MERAVIGLIE



    Marcus du Sautoy matematico ha scritto un interessante articolo sulla Domenica 24 ore (22 agosto 2010) riferendosi alla versione di Alice nel Paese delle meraviglie per i-pad.
    Un esempio dei futuri sviluppi dell'e-book.
    "...Ma Alice per l'iPad è tutt'altra cosa. Potete lanciare torte contro la Regina di cuori, aiutare il Bruco a fumare il narghilè, far diventare Alice grande come una casa e restringerla di nuovo. Guardare il Cappellaio matto ammattire di più e gettare pepe alla Duchessa. Nelle 52 pagine dell'app ci sono 20 scene animate. Ogni immagine è stata prelevata dall'edizione originale e resa sensibile alla forza di gravità, per reagire se viene scossa, inclinata o toccata con un dito. La storia non è mai uguale alla prima volta perché sono gli utilizzatori a guidare Alice nel Mondo delle meraviglie. Il Bruco fumerà il narghilè in altro modo se inclinate l'iPad, e potete anche lanciare una seconda manciata di pepe.

    Sarebbe stato semplicissimo convertire i file di testo del libro e scaricarli direttamente nell'iBookshop, ma Atomic Antelope (atomicantelope.com) ha voluto catturare con arte puntigliosa, per piccoli e grandi, la fantasia della storia, e ha ricreato ciò che un e-libro può e dovrebbe essere. I nuovi sistemi come iPhone e iPad, Sony Reader o Kindle, sfidano editori e autori a concepire da capo i contenuti per trasmettere l'esperienza visiva e interattiva che il libro stampato non da: testi di architettura con piante tridimensionali degli edifici, guide di viaggio con video e mappe interattive, libri per bambini con giochi e personaggi che si presentano, e così via. Il potenziale è enorme, non si tratta solo di stipare tanta parola scritta nel congegno ma di reinventarne del tutto il contenuto...

    Per ora, ci viene offerto poco più di un libro su un supporto elettronico, ma la novità di girare le pagine pigiando su un tasto svanisce presto. Senza un materiale più ricco e un'esperienza di altro livello, che senso ha ritoccare un po' l'aspetto a stampa per adattarlo ai media elettronici? Autori ed editori devono tornare al tavolo da disegno e nel momento in cui nascono le idee riflettere su come usare, o meno, questi nuovi giocattoli. (...)

    Come scrive Clay Shirky nel suo nuovo saggio, Cognitive Surplus, l'internet, i videogiochi e i portatili stanno creando una generazione di attivissimi produttori e di diffusori di contenuti, al posto dei consumatori passivi. Le nuove tecnologie non ci rendono affatto più stupidi, ci impegnano direttamente nella costruzione di un mondo più democratico e creativo.
    Gli e-book e le app permettono di riprogettare dei testi in funzione degli strumenti che la gente usa per scriversi, parlarsi, giocare e twittare e per un autore significa poter raggiungere persone che mai comprerebbero un libro..."

    Tutto questo per contribuire ad una riflessione più approfondita su ciò che dovrebbe essere un'e-book...e soprattutto per cominciare a ipotizzare un suo uso didattico...

    giovedì 26 agosto 2010

    GIORNI PARTICOLARI...

    Madre Teresa di Calcutta, Premio Nobel per la Pace 1979, Wikipedia

    Ritorno al blog dopo giornate particolari...giorni in cui ti confronti con le grandi tematiche esistenziali, in cui apprezzi tutto il valore delle parole, che sanno fornirti sostegno, che ti accarezzano lievi...

    Parole come quelle di Madre Teresa di Calcutta, di cui oggi, 26 agosto 2010, ricorre il centenario della nascita.

    Parole che sottolineano in ogni occasione il miracolo della vita, l'importanza di trovare dentro sè la forza necessaria per viverla al meglio...

    Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
    i capelli diventano bianchi,
    i giorni si trasformano in anni.

    Però ciò che é importante non cambia;
    la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
    Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.

    Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
    Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.

    Fino a quando sei viva, sentiti viva.
    Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
    Non vivere di foto ingiallite…
    insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

    Non lasciare che si arruginisca il ferro che c`e` in te.
    Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

    Quando a causa degli anni
    non potrai correre, cammina veloce.
    Quando non potrai camminare veloce, cammina.
    Quando non potrai camminare, usa il bastone.
    Pero` non trattenerti mai!


    giovedì 12 agosto 2010

    PIRENEI COAST TO COAST


    Visualizza pirenei coast to coast in una mappa di dimensioni maggiori

    I numeri: 3306 km, 3 nazioni, 2 catene montuose, 2 mari, 5 città visitate...il tutto in una settimana...

    Intanto cominciamo con la mappa e con un taccuino di istantanee

    domenica 11 luglio 2010


    Il manifesto


    1. Amo insegnare. Amo apprendere. Per questo motivo sono un insegnante.

    2. Insegnerò per favorire in ogni modo possibile la meraviglia per il mondo che è innata nei miei alunni. Insegnerò per essere superato da loro. Il giorno in cui non ci riuscirò più cederò il mio posto ad uno di loro.

    3. Insegnerò mediante la dimostrazione e l'esempio, il riconoscimento dei miei errori illuminerà il mio percorso.

    4. Accompagnerò i miei alunni alla scoperta del mondo, assecondando e stimolando in ognuno di loro la curiosità e la ricerca, le domande e la passione.

    5. Non potendo dare loro la verità, mi adoprerò affinché vivano cercandola.

    6. Incoraggerò nei miei studenti la volontà di superarsi costantemente e di non rassegnarsi mai di fronte alle difficoltà.

    7. Farò in modo che la scuola sia il mondo, e non un carcere.

    8. Non trasmetterò ai miei studenti saperi rigidi e preconfezionati. La mia visione del mondo mi guiderà, ma non sarà mai legge per i miei alunni. Il dubbio e la critica saranno i pilastri della mia azione educativa.

    9. Contrasterò lo studio per il voto e promuoverò lo studio per la vita.

    10. Raccoglierò elementi di valutazione, rifiutando approcci semplicistici e meccanici che non tengano conto delle situazioni di partenza, dei progressi, dell’impegno e della crescita complessiva del singolo alunno.

    11. Lotterò affinchè la scuola sia la scuola di tutti, la scuola in cui ogni studente possa apprendere seguendo tempi e tragitti individuali.

    12. Aiuterò i miei alunni ad illuminare il futuro leggendo il passato e vivendo in pienezza il presente. Li aiuterò a stare nel mondo così com'è, ma non a subirlo lasciandolo così com'è.

    13. Resterò fedele a questi punti in ogni momento della mia azione educativa, pronto ad affrontare e superare tutti gli ostacoli formali e burocratici che si presenteranno sulla mia strada.

    Sul sito La scuola che funziona, comunità virtuale cui partecipano moltissimi insegnanti, è stato pubblicato Il manifesto degli insegnanti che ho voluto pubblicare qui in maniera integrale poichè lo condivido e lo sottoscrivo in ogni punto.

    Qui potete leggere la storia e lo sviluppo di questo Manifesto, sintesi dei contributi e della collaborazione attiva di moltissimi insegnanti che hanno voluto, in questo modo, rendere espliciti i punti programmatici dell'essere insegnanti.

    13 punti che sanno raccontare in modo davvero puntuale e significativo il mestiere dell'Insegnante, ovvero di colui che "lascia dei segni" nei propri alunni, senza soffocarli, senza ingabbiarli, segnando la strada con il proprio esempio...

    La strada della gioia della conoscenza, del piacere della scoperta, della libertà che passa dal dubbio e dalla critica, della fiducia in sè e negli altri, della voglia di andare avanti nonostante tutto...

    13 punti impegnativi, che coinvolgono in prima persona...nuovi nella forma, ma non nei contenuti, che riportano alle parole di

    Lorenzo Milani" Spesso gli amici mi cheidono come faccio a far scuola e come faccio ad averla piena.Insistono perchè io scriva per loro un metodo, che io precisi i programmi, le materie, la tecnica didattica. Sbagliano la domanda, non dovrebbero preoccuparsi di come bisogna fare per fare scuola, ma solo di come bisogna essere per far scuola."

    e di Romano Guardini "Ho chiesto un giorno ad un amico che cosa sia esattamente formazione, cultura...Egli rispose: Capacità di giudizio. Giacchè per poter giudicare occorrono criteri, occorre possederli vivi nel nostro spirito, criteri per ciò che è grande e piccolo, genuino o inautentico, pregevole o vile".

    Un manifesto da condividere, da sottoscrivere, da pubblicizzare, da far arrivare nelle scuole...

    Ecco qui il link dove potrete firmare il Manifesto