Il capolavoro non esiste...suggestiva ed intrigante, nonchè provocatoria tesi del grande storico e storico dell'arte Federico Zeri, proposta in una interessante e intelligente mostra che si tiene in questo periodo in una location altrettanto importante e suggestiva: Il Museo Diocesano di Bressanone situato nell'Hofburg, la Residenza vescovile della città.
Il percorso si snoda attraverso la collezione di sculture donate da Zeri all'Accademia Carrara, 46 sculture che rappresentano altrettante tappe lungo cinque secoli, dal Quattrocento all'Ottocento...nelle quali, come incursioni improvvise, irrompono alcune provocazioni contemporanee che rafforzano la tesi del grande storico...
Il capolavoro non esiste, ovvero è il risultato di un percorso collettivo dell'uomo, che nella sua ricerca continua assembla conoscenze e tecniche in una contaminazione continua, tra il popolo e l'elite, tra l'artista e l'artigiano...in un percorso di interazione continua...
"...Gli artisti si spostavano di città in città...Una situazione del genere costituiva il reale tessuto connettivo della cultura estetica ed era il presupposto dell'evolversi, del modificarsi delle forme attraverso incroci, scambi, tra opere nobili e popolari, fra capolavori e prodotti di piccoli maestri..." (Federico Zeri "Confesso che ho sbagliato, Ricordi autobiografici" Longanesi 1995)
Tesi questa, che sembra anticipare e confermare la filosofia del web 2.0...non vi pare?
1 commento:
Grazie!!
Corro a Bressanone..
chiara
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