Due segnalazioni per questa tematica così attuale e così importante: usare i video nella didattica.
Non è una novità, ma è fondamentale avere chiare le motivazioni di questa rivoluzione della didattica.
Le risorse multimediali, si sa, mettono a disposizioni stimoli visivi ed uditivi che utilizzano canali diversi per fissarsi nella memoria a breve termine. In questo percorso per strade diverse, gli stimoli non si sovrappongono e non creano "carico cognitivo", ma si rafforzano a vicenda, dando consistenza alla rappresentazione mentale. Ecco spiegato in modo molto semplice, l'efficacia del video rispetto al libro (figure e parole=stimoli visivi) o della lezione frontale (solo voce), ma non basta...il video, solitamente, è strutturato attraverso un racconto...e ciò conferisce una sfumatura informale alla lezione (che influisce positivamente sull'efficacia), è sottolineato da una colonna sonora e da immagini esemplificative (emozione)...
Inoltre, un video può essere visto e visto, fermato, riportato su un determinato punto...analizzato...insomma diventa interattivo!
Tutto questo vi verrà spiegato in maniera esaustiva ed accattivante da Salman Kahn, in questo video, sottotitolato in italiano, in cui viene esplicitato il valore educativo-didattico dei video utilizzati nella didattica, che permettono agli studenti di interagire con la lezione, si fermarsi, tornare indietro, stare in pausa, continuare...insomma "autoregolare il proprio apprendimento".
Salman Khan parla del come e del perché ha creato la straordinaria Khan Academy, una serie di video educativi attentamente strutturati che offrono corsi completi di matematica e, adesso, di altre materie. Mostra il potere degli esercizi interattivi, e chiede agli insegnanti di considerare di accantonare il tradizionale copione scolastico -- dare agli studenti video lezioni da guardare a casa, e fare "i compiti" in classe con gli insegnanti che sono disponibili per offrire aiuto.
Qui potete accedere alla trascrizione di tutto l'intervento
Dal commento di Annarita aggiungo:"Il video nella didattica introduce l’opportunità di collegare fra loro non più e non solo blocchi di parole, ma immagini in movimento, creando la possibilità di ampliare e approfondire il significato intrinseco ad oggetti, raffigurazioni, circostanze non verbali presenti in un documento filmico.
Il video è un progetto didattico che rivoluziona l'apprendimento, non più collegato passivamente alla trasmissione di saperi codificati, ma connesso strettamente alla costruzione collaborativa degli stessi, quale frutto di condivisione e partecipazione collettiva ad un evento formativo".
2 commenti:
I sottotitoli in lingua italiana non funzionano, France. In ogni caso, sono riuscita a comprendere l'intervento di Khan.
Sono d'accordo circa la valenza dei video impiegati nella didattica per i motivi da te esplicitati nel post e per quanto emerge dal filmato.
Il concetto di video didattico, e meglio ancora di hypervideo, nasce dal bisogno di rappresentazione reticolare dell’esperienza intellettuale, e dalla consapevolezza che l’ipermedialità aggiunga valore all’esplorazione e all’utilizzo dell’immenso patrimonio della conoscenza umana.
Il video nella didattica introduce l’opportunità di collegare fra loro non più e non solo blocchi di parole, ma immagini in movimento, creando la possibilità di ampliare e approfondire il significato intrinseco ad oggetti, raffigurazioni, circostanze non verbali presenti in un documento filmico.
Il video è un progetto didattico che rivoluziona l'apprendimento, non più collegato passivamente alla trasmissione di saperi codificati, ma connesso strettamente alla costruzione collaborativa degli stessi, quale frutto di condivisione e partecipazione collettiva ad un evento formativo.
Grazie di aver segnalato il post su OVO.
Un abbraccione.
annarita
Ti ringrazio Annarita dell'articolata riflessione...l'ho aggiunta al post!
A presto,
france
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