mercoledì 27 giugno 2012

PEDAGOGIA IBRIDA

Da qualche giorno, dopo molte resistenze verso i social network, mi sono iscritta a Twitter, per testare le potenzialità di costruzione collettiva di conoscenza (obiettivo ambizioso :) !)
Ho fatto una scelta accurata di persone e o aasociazioni/gruppi da seguire, in particolare mi sono diretta verso l'e-learning e l'apprendimento digitale.
Bene, dopo una settimana, devo ammettere che mi si sta APRENDO UN MONDO; sto ricevendo Tweet interessantissimi, con rimandi ad articoli tutti da leggere e da scoprire...
Questa sera voglio condividere questa twit-scoperta:  "Hybrid Pedagogy a digital journal of teaching and technology"
Nella homepage della rivista si afferma che "tutto l'apprendimento è necessariamente ibrido"
Pedagogia ibrida per:
- combinare i fili della pedagogia critica e digitale per arrivare ad un migliore uso sociale e civile della tecnologia e dei media digitali nelle aule scolastiche e nelle classi on-line
- evitare di enfatizzare l'educazione tecnologica ma cercare di interrogare ed analizzare gli strumenti tecnologici per prevederne usi progressivi.



Andano a curiosare meglio tra gli articoli ho trovato diversi spunti su cui riflettere
Il termine ibrido viene usato per definire l'apprendimento che avviene in una classe fisica (o in un altro spazio fisico) e on line. Il termine viene distino da "blended" miscelato in quanto quest'ultimo si riferisce alla pratica, mentre la pedagogia ibrida è la la formualzione concettuale di una metodologia.
La parola "ibrido" ha profonde risonanze, suggerisce non solo che il luogo di apprendimento è cambiato, ma che una pedagogia ibrida ripensa radicalmente la nostra concezione del luogo. Così, la pedagogia ibrida non si limita a descrivere una semplice miscelazione dell'apprendimento in classe  e apprendimento on-line, ma vuole di portare i tipi di apprendimento che avvengono in un luogo fisico e i tipi di apprendimento che accadono in un luogo virtuale in un discorso più impegnato e dinamico.


Il concetto di "ibrido" in pedagogia non deve riferirsi solo all'apprendimento. Esso deve investire molti aspetti, l'obiettivo è quello di pensare olisticamente alle diverse "ibridità" che si presentano nelle nostre vite reali e digitali, negli spazi accademi ed extra-accademici.
Per questo possiamo cercare spazi ibridi in molti aspetti
Learning spazio fisico / spazio virtuale di apprendimento 
Spazio Academic / Extra-accademica 
SpazioAule fisiche/ Aule Aule online 
Formazione Istituzionale / educazione informale 
Giardino con pareti Academia / Istruzione Aperto 
Gli studiosi ed insegnanti 
prodotto / processo di apprendimento 
Disciplinarità / interdisciplinarità 
Singoli insegnanti, studenti, ed accademici / comunità collaborative
L'apprendimento nelle scuole / Learning nel Mondo 
Pedagogia analogico / digitale Pedagogia 
Utilizzo di strumenti / impegno critico con gli strumenti
 Macchina e macchina-come interazione / Human Interaction 
Apprendimento passivo / Experiential Learning 
Insegnare e apprendere Pedagogia / Critical


E' necessario andare ad analizzare i lati, i confini di ciascun binario (e non a privilegiare nettamente uno) verso l' obiettivo  (forse ambizioso)di una decostruzione più approfondita della nostra pedagogia. 
Ibridità è sul momento di gioco, in cui i due lati dei binari iniziano a ballare (e attraverso) l'un l'altro prima di approdare in qualche nuova configurazione. 

Mi sembra un discorso condivisibile, non possiamo più pensare di ancorare le nostre esperienze su un solo lato del binario, è necessario riflettere e ritrovare le contingenze, le contaminazioni, tra molti aspetti che incontriamo tutti i giorni.

E questo vale ancora di più nell'apprendimento, che deve istituire un circolo virtuoso tra spazi e pratiche nella classe fisica e possibilità e pratiche nello spazio on line, tra disciplina e interdisciplina, tra studente e docente, tra pratica e metacognizione, tra pensiero scientifico e narrativo, tra insegnamento e apprendimento....




mercoledì 20 giugno 2012

SOLSTIZIO D'ESTATE.....

Ho l’estate tra le mani,
un’anguria a fette larghe

Ho l’estate nelle gambe
sfido il vento e corro via

Ho l’estate sotto i piedi
è sdraiata dappertutto

Ho l’estate nella testa
sogni lunghi e sere chiare

Ho l’estate nella gola
ha sapore di gelato
.
Giusi Quarenghi
dal libro E sulle case il cielo, Topipittori
Illustrazione: Constanze Von Kitzing


NON HO RESISTITO A CONDIVIDERE QUESTA POESIA (IMMAGINE COMPRESA) PUBBLICATA IERI SUL BLOG  PAROLE IN GIOCO  , spazio emozionante in cui Patrizia Ercole posta una selezione accurata di poesie e immagini...

domenica 10 giugno 2012

Portfolio autentico...

Fine dell'anno scolastico, conclusione particolare per me che avevo lasciato il mio stupendo gruppo classe già a gennaio...
Ma quando i legami sono forti, come succede nella relazione insegnante-alunni, la conclusione in itinere non viene considerata, e tutto viene ricollocato alla naturale scadenza!
E così, venerdì 8 giugno, ho festeggiato il punto di arrivo del percorso della primaria, insieme ai miei alunni e alle loro famiglie.
Grande sorpresa ed emozione quando bambine e bambini  si sono presentati con  il loro meraviglioso prodotto self-made, la loro documentazione, condita di buone emozioni, dei nostri 5 anni insieme.
Sono così orgogliosa, che non posso non condividerlo!!!!









Il più bel portfolio del nostro percorso....GRAZIE A TUTTI I MIEI SUPER-ALUNNI!!!




martedì 5 giugno 2012

TRANSMEDIALITA'



 Si sta svolgendo a Milano, 5-6 giugno 2012, Università Biccocca, Piazza dell’Ateneo Nuovo1
il convegno

Contenuti, significati e valori nella cultura transmediale


Condivido le slides di P.C. Rivoltella e Laura Messina che delineano il concetto, i significati, le implicazioni nella comunciazione, nei linguaggi, nel design degli scenari educativi, nei paradigmi pedagogici, nella scrittura scientifica...



Domani, 6 giugno, ospite d'eccellenza, H. Jenkins, l'autore di "Cultura convergente", saggio in cui l'autore si immerge nella cultura popolare del nostro tempo, fotografa in che modo le nuove tecnologie la stanno cambiando, poi torna in superficie e ci mostra un reportage che in realtà non è sui mezzi di comunicazione ma su coloro che li usano per comunicare : mass media e media prodotti dal basso.
Siccome il potere dei mass media sta nell’amplificazione dell’informazione, mentre quello dei media grassroots  nella sua diversificazione, è probabile ed auspicabile che si vada verso una convergenza. Solo questa convergenza può incoraggiare la partecipazione e lo sviluppo di un’intelligenza collettiva.
se gettassimo via il potere del broadcasting avremmo solo frammentazione culturale. Il potere della partecipazione non ha origine dalla distruzione della cultura commerciale, ma dalla sua riscrittura, dalla sua correzione ed espansione, dall’aggiungervi una varietà di prospettive, poi dal rimetterla in circolo diffondendola attraverso i media mainstream”.
Una prospettiva riconciliatrice e generativa di nuovi linguaggi e nuovi scenari comunicativi di cui la didattica non potrà fare a meno...






lunedì 4 giugno 2012

Parola d'ordine: ADAPT YOUR TEACHING


Venerdì 25 maggio, a Roma, durante la conferenza del PD Scuola “Un nuovo alfabeto per l’Italia”, Marc Prensky, autore e divulgatore sui temi delle tecnologie nella scuola e inventore della locuzione “nativi digitali”, ha chiuso la giornata con una lectio magistralis dal titolo “For the sake of our kids’ future, it’s time to adapt”. 
POTETE SCARICARE LE SLIDES QUI
RISOLVERE PROBLEMI INSIEME
Qualche anticipazione...Non dobbiamo vivere rivolti al passato, con un sistema educativo datato, è necessario vivere ed insegnare in una prospettiva volta al futuro…con le necessità, i problemi, gli strumenti che il  nuovo contesto comunicativo ed esperienziale ci richiede ogni giorno..
DI FRONTE A QUESTE ESIGENZE E' NECESSARIO ADATTARE IL NOSTRO INSEGNAMENTO...
E' tempo di  adattare la nostra visione pedagogica, le nostre tecniche, i nostri strumenti, le nostre metodologie, perfino le nostre domande, adattarle ad una scuola cooperativa, aperta, stimolante, efficace...e le tecnologie non sono che uno strumento per realizzarla!

NUOVI STRUMENTI PER IMPARARE INSIEME

Bisogna imparare ad usare saggiamente la tecnologia, farla convivere in equilibrio con il nostro cervello, e noi insegnanti dobbiamo aiutare i nostri studenti a diventare saggi utenti digitali.

Dobbiamo insegnare ai nostri studenti

seguire le loro passioni…, 

connetterci con il mondo

Dobbiamo ASCOLTARE I NOSTRI STUDENTI…CAPIRE COSA VOGLIONO…
10 THINGS TODAY’S STUDENTS WANT
1. They want to be respected, trusted, and have their opinions valued and count
2. They want to follow their own interests and passions
3. They want to create
4. They want to use the tools of their time
5. They want to work with their peers on group work and projects (with ways to prevent slackers from getting a free ride)
6. They want to express and share their opinions
7. They want to help make decisions and share control
8. They want to connect with their peers, both in class and around the world
9. They want to cooperate and compete with each other
10. They want an education that is not just relevant, but REAL

Ancora

PRENSKY’S “7 IDEAS”
1. ADAPT TO CHANGING CONTEXT
2. LISTEN TO THE KIDS
3. UNDERSTAND LEARNING
4. CHANGE PEDAGOGY: PARTNER
5. USE TECHNOLOGY WISELY
6. TEACH THE RIGHT STUFF
7. STRIVE FOR DIGITAL WISDOM

It's time to adapt! Che ne pensate?