venerdì 27 novembre 2009

AMBIENTI INTEGRATI DI APPRENDIMENTO...ovvero...COSTRUIRE COMUNITA'

“Nessuno educa nessuno, come nemmeno nessuno si educa da solo. . L’umanità si educa in comunità, insieme nel mondo”. Paulo Freire

Nella prospettiva socio-culturale i processi di costruzione della conoscenza sono sociali, sono situati nelle attività strutturate e culturalmente derivate dal proprio contesto e infine sono distribuiti fra le persone che interagiscono e fra gli strumenti culturali concreti e simbolici (gli artefatti culturali) propri di quel contesto e di quelle attività. Inoltre le attuali direzioni degli studi sulla cognizione e sull’apprendimento sono influenzate dai nuovi strumenti tecnologici e dalla possibilità di interrelazione ed interconnessione offerte dalla Rete. Si parla perciò di costruzione sociale dell'apprendimento in una dimensione connettiva favorita dalla diffusione e dalla accessibilità del nuovo medium, il web 2.0, che oltre alla possibilità comunicativa permette la condivisione, azione/creazione di nuovi artefatti cognitivi.
Queste premesse teoriche relative alla costruzione degli apprendimenti, unite alla analisi dei bisogni di una scuola che deve aprirsi alla realtà che la circonda per farla entrare propositivamente nel processo educativo di alunni con mutati approcci alla conoscenza e mutate modalità di apprendere, dovute proprio ai nuovi strumenti con cui si rapportano, portano alla necessità di ripensare l'azione didattica e alla progettazione di ambienti e contesti strutturati per questi scopi.
E' necessario quindi parlare non più di classe, ma di Ambiente di apprendimento che deve configurarsi secondo alcune caratteristiche:
  • Costruzione di conoscenza
  • Contesto come apprendimento situato
  • Collaborazione nella interazione con gli altri.
In particolare un ambiente in cui siano gli studenti, attivi pensatori, a interpretare manipolare, negoziare i materiali disciplinari e, nello stesso tempo gli insegnanti rivestano il ruolo di mediatori, organizzatori dell’ambiente di apprendimento, in costante interazione con gli studenti.
Questo dunque il punto di partenza teorico del progetto: Ambienti di apprendimento reali e virtuali integrati, ovvero come gli ambienti virtuali si integrano nella classe per espandere tempi e spazi dell'apprendimento formale.

IL PROGETTO
L'azione didattica e formativa è rivolta alle classi della scuola primaria (seconda e terza nello specifico) e mira a perseguire un obiettivo formativo ambizioso e nello stesso tempo "utopico" ma necessario per ispirare "idealità" al nostro lavoro di educatori: COSTRUIRE COMUNITA' attorno ai nostri alunni, comunità con loro e con coloro che si occupano di loro, insegnanti, genitori, educatori, gruppi e realtà sociali.
Obiettivo che può essere raggiunto sia aprendo la classe all'esterno, ma nel quale la tecnologia riveste un ruolo particolare in quanto facilita comunicazioni e interazioni, abbattendo i limiti spaziali e temporali.
Questo macro-obiettivo si declina in sotto obiettivi concreti e misurabili come:
  • acquisire dimestichezza nell'uso consapevole delle TIC in un ambiente protetto;
  • abbattere le pareti dell'aula comunicando all'esterno (famiglia) i percorsi didattici
  • creare un archivio delle attività consultabile ovunque;
  • dare voce a tutti gli alunni (anche agli assenti)in un contesto comunicativo allargato;
  • offrire occasioni continue di collaborazione alunno-alunno, alunno-insegnante;
  • offrire piste personalizzate di lavoro dedicate alle esigenze specifiche di ogni singolo alunno
  • integrare l'offerta formativa della classe con risorse multimediali.
GLI STRUMENTI:
Piattaforma Moodle integrata con Joomla, messa a disposizione dalla Provincia di Trento, nella quale l'insegnante ha strutturato attività (forum, wiki, diari, sondaggi) e inserito risorse (foto, video, link a file o siti web).

COSA FARE? I CONTENUTI
Ecco un esempio di temi e attività da sviluppare in un ambiente integrato di apprendimento (Slide share)

Tutte le fotografie sono testimonianza diretta del lavoro dei bambini.

VALUTAZIONE
(Generale)Risulta evidente che l’uso delle tecnologie integrate nell’offerta scolastica aggiunge valore alla didattica liberandola da vincoli spazi temporali e coinvolgendo nel progetto formativo il contesto stesso in cui il bambino vive.
Sono poi convinta che l’uso di piattaforme, di ambienti virtuali di apprendimento, sostenga lo sviluppo culturale della famiglia stessa, diventando stimolo all’approfondimento, alla ricerca, alla esplorazione, sia all’interno della Rete sia nel contesto territoriale, i cui risultati torneranno poi nell’ambiente virtuale e reale in un circolo virtuoso di co-costruzione della conoscenza da parte della comunità.
In questa specifica esperienza che coinvolge bambini piccoli, l'apporto della famiglia diviene indispensabile proprio per l'accompagnamento dei minori nel web. Questa necessità si è trasformata in coinvolgimento e in partecipazione attiva da parte delle famiglie stesse.
(Specifica)La piattaforma permette un monitoraggio completo dell'attività di ogni singolo alunno, registrando tempi, visualizzazioni, interventi, attività e risulta utile anche nel lavoro di metacognizione.
Gli alunni hanno dimostrato di utilizzare con disinvoltura gli strumenti comunicativi (forum, messaggistica) come quelli collaborativo-espressivi (wiki).
Le nuove possibilità comunicative hanno contribuito a migliorare il clima di classe, a stemperare le tensioni, ad accogliere nuovi compagni, a favorire la collaborazione e l'aiuto reciproco.
Nello specifico della classe i forum si sono dimostrati molto utili per partecipare agli alunni assenti le attività del gruppo classe, creando un canale sempre attivo di comunicazione, permettendo di trasformare l'assenza in presenza a distanza.
I wiki attivati hanno permesso la scrittura collaborativa di storie, storie risultate particolarmente complesse e strutturate, con una qualità molto elevata rispetto alla produzione con gli strumenti tradizionali.
Un'altra situazione in cui le attività si sono rivelate particolarmente efficaci è stata la costruzione della conoscenza relativa all'ambiente di provenienza di una alunna neo-inserita. In questo contesto tutta la comunità, alunni, insegnanti, famiglie, hanno collaborato a ricercare e condividere informazioni, fotografie, filmati e tutto quanto potesse servire per conoscere e quindi per accogliere.
Dal punto di vista cognitivo le risorse multimediali hanno creato motivazione e interesse , sono andate ad integrare con nuovi linguaggi le conoscenze apprese in classe e hanno costituito talvolta un contesto per sperimentare abilità disciplinari specifiche.

Questa la mia esperienza che ho voluto condividere....aspetto vostri contributi...

giovedì 19 novembre 2009

AUTUNNO...FOGLIE...FANTASIA


Da qualche tempo pubblico le immagini che i miei bambini creano durante le loro attività libere...
Li stimolo ad osservare ciò che li circonda, le cose semplici, per combinarle in modo personale...e loro, sanno ricavarne grintosi gatti, romantici prati, divertenti e buffi pagliacci...
Un percorso di educazione alla percezione che aiuta a "vedere" con nuovi occhi la realtà e a immagazzinare materiale visivo per la creatività.
Perchè "Noi siamo ciò che vediamo".....

lunedì 16 novembre 2009

THE FUNTHEORY....DA CREDERCI...



la teoria del divertimento per cambiare le abitudini....e la scuola??? pensiamoci...

giovedì 12 novembre 2009

PAROLE "SANTE"

"La profonda crisi economica, diffusa in tutto il mondo, con le cause che ne sono all'origine, hanno evidenziato l'esigenza di un investimento più deciso e coraggioso nel campo del sapere e dell'educazione, quale via per rispondere alle numerose sfide aperte e per preparare le giovani generazioni a costruire un futuro migliore (cfr Enc. Caritas in veritate, 30-31; 61). Ed ecco allora che si avverte la necessità di creare nell'ambito educativo legami di pensiero, insegnare a collaborare tra discipline diverse e ad imparare gli uni dagli altri......"
Benedetto XVI, Udienza Docenti e Studenti della LUMSA, 12/11/2009

domenica 8 novembre 2009

IL CLIMA SCOLASTICO...



Tempo di Autovalutazione degli istituti, pratica che facciamo fatica a digerire perchè entra nella scuola, la scandaglia nei suoi dati e nella sua storia, nelle sue risorse, nei suoi risultati, ma anche nel suo CLIMA.
Che cos'è il Clima d'Istituto? Vi invito a leggere l'interessantissima e approfondita analisi fatta da Norberto Bottani e che trovate per intero sul sito dell'ADI.
Il Clima di istituto è la risultante di relazioni umane , organizzazione della didattica, fisicità dell'ambiente e organizzazione della struttura scolastica. Entrano quindi in gioco fattori organizzativi, di edilizia scolastica, formazione dei docenti, motivazione, emozioni e affettività.
Tutti questi elementi, secondo Bottani, sono misurabili...anche se l'operazione è complessa...è importante cominciare a guardarsi dentro, per cercare gli indizi, immergersi nella scuola in cui si insegna, imparare a definire le relazioni e le sensazioni, degli insegnanti e degli alunni, tenere conto delle voci dell'utenza, ampliare l'orizzonte....

Riporto dalla relazione:"Il buon clima scolastico è una componente essenziale, un plus-valore fondamentale, senza il quale i progressi negli appredimenti rimarranno utopici.Da un clima pessimo si ha voglia di scappare"
"La scuola deve essere meglio della casa, un luogo di pace, un rifugio e non un penitenziario..."
Ho accompagnato questo post con un disegno della scuola realizzato da un mio alunno...mi sembra interpretabile come scuola-casa...speriamo...

venerdì 6 novembre 2009

GIOIELLI D'AUTUNNO

Ogni tanto rimango veramente stupita e quasi commossa per la capacità dei bambini di inventare, di creare, di fare....con poco o nulla.
Il cortile dove passiamo la pausoooona e uno spazio bruttino...asfalto grigio e sconnesso, muretto, recinzione, scale antincendio di metallo ......neanche un filo d'erba...solo due vecchi ippocastani interrompono la monotonia...
Bene, i bambini lo sanno trasformare, l'asfalto grigio è base ideale per disegnare con i gessetti, i muretti sono appoggi per la scalata delle ringhiere, la scala antincendio diventa rifugio per una sosta o un forum lontano da occhi indiscreti...gli ippocastani sono benevoli e pazienti elargitori dei regali più esclusivi...come adesso che le loro foglie e i loro piccioli diventano materiale prezioso per i bellissimi "Gioielli d'autunno"...



Anelli, orecchini e spille...davvero deliziosi

domenica 1 novembre 2009

LA SCUOLA...COME LA VEDIAMO...

Come ogni anno abbiamo preparato un "Contratto formativo" con le famiglie per stabilire i compiti e le responsabilità di ogni parte coinvolta nel percorso formativo degli alunni.
Abbiamo esplicitato cosa fanno i bambini, gli insegnanti e le famiglie.
Quest'anno ho pensato di personalizzare ogni contratto con un disegno di ogni singolo bambino, nella speranza che il documento acquisisse maggiore valore con la'ggiunta dell'aspetto affettivo.
Ho chiesto ad ogni bambino di realizzare un disegno che rappresentasse un aspetto della scuola per loro importante...
Ecco qui le loro impressioni...



Non hanno dimenticato nulla, senza distribuire alcuna indicazione: c'è il cortile, l'aula computer, il lavoro in coppia, la mensa, la scrittura di storie, la lettura, le attività cognitive rappresentate dalla immancabile lavagna, la lingua straniera...